Li avevamo lasciati due anni con il debut album
'Bionic Swarm' che aveva fatto intravedere delle grandissime potenzialità dietro il technical thrash metal dei
Cryptosis, band proveniente dai Paesi Bassi che non ha faticato molto per esser messa a paragone con gruppi altrettanto giovani come Vektor, ma con oggettivamente meno problemi dal punto di vista non musicale. Prima però di presentarsi con il successore di tale debutto, che sicuramente troverà a se una folla non indifferente ad attenderlo, i
Cryptosis hanno deciso prima di presentare un EP con due tracce inedite, mentre le restanti due sono estratti live registrati ad Atene nel 2022. Sempre fedeli a
Century Media Records, l'EP è introdotto da un artwork già 'cervellotico' di suo, e che fa capire come la musica che ci si troverà davanti non sarà sicuramente banale o impostata su percorsi già battuti e prevedibili.
Si parte con la Titletrack, dove la band dimostra di saper passare in maniera sapiente da passaggi più aggressivi e tirati, come nella prima metà, dove ad avere ruolo da protagonista è anche la voce di
Laurens Houvast, gelida come un blocco di ghiaccio ma al contempo espressiva e potente, mentre nella seconda metà il tutto viene lasciato viene lasciato alla chitarra, con dei riff che sembrano provenire da altre dimensioni (merito anche della produzione), e dove nessun strumento viene lasciato a svolgere il semplice compitino, basso sopratutto.
'Master Of Life', d'altra parte, è tutto un discorso differente. Se non fosse fatta eccezione per il break centrale dove
Frank te Riet alla batteria si diverte a mostrare la sua bravura corredato dai riff sempre ispirati di
Houvast, potrebbe esser interpretato per un pezzo thrash abbastanza basilare, certo d'effetto, ma viste le premesse forse ci si aspettava leggermente di più. Gradevoli invece gli estratti live, resi ancora più coinvolgenti dal pubblico greco in formissima e pronto a rispondere con entusiasmo.
Troppo poco? Forse sì, contando che alla fine dei fatti i
Cryptosis ci offrono solo un pezzo veramente degno di nota, mentre per il secondo si viaggia, riprendendo ciò che avevo detto (e che mi auguravo non fosse il caso) su binari già percorsi. L'importante però è che il trademark del gruppo non sia andato perdendosi o calando molto di ispirazione, anche se dovremmo attendere il prossimo full length per avere la risposta definitiva.
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