Gran bel disco!
Con queste 3 semplici parole si può sintetizzare
End Of Silence, l’esordio discografico dei tedeschi
Sons Of Eternity, provenienti da Würzbürg e realizzato dalla connazionale
Massacre Records.
La band bavarese si è formata nel 2020 intorno alle figure dei due chitarristi
Jonas Rossner e
Matthias Kirchgessner, a cui si aggiungono il dotatissimo vocalist
Matthias Schenk, il bassista
Freddy Müller-Schartl e il batterista
Thomas Abts.
La proposta musicale dei
Sons Of Eternity consiste in un melodico ma, decisamente pungente, heavy metal, di stampo tradizionale che però, al suo interno, abbraccia diverse contaminazioni; dall’hard rock (vedasi la “bluesy”
The End), all’US metal (
Dark Orbit e
Stand Your Ground), all’AOR (
Media Zombies), fino a giungere anche al power di matrice europea (rappresentato degnamente dall’iniziale
In Silence, ma soprattutto dalla conclusiva “killer-song”
Revolution).
Il punto di forza di
End Of Silence è da individuare nell’efficacia delle sue trame melodiche, particolarmente ficcanti e in grado, nonostante la natura delle proprie influenze, di dar luogo a composizioni trascinanti e sempre incisive, che non scadono mai nella banalità, nella stucchevolezza o nella musicalità fine a se stessa, ma hanno sempre un retrogusto amaro, a cavallo tra il maligno e il malinconico.
Questo valore aggiunto è reso possibile principalmente da un’impalcatura musicale assai compatta, favorita, a sua volta, da un comparto ritmico corposo, da chitarre taglienti e dal timbro vocale di
Matthias Schenk, molto simile a quello di Ronnie Romero, in grado sia di mordere ma, all’occorrenza, di esprimere anche emozioni più intime come avviene, ad esempio, nella bellissima ballad
Ruins, dimostrandosi un singer molto versatile.
Il sound dei
Sons Of Eternity, per quanto in alcuni frangenti, suoni decisamente ruffiano, in particolar modo nei refrains di alcune tracce (su tutte,
Travellers In Time e
Eye Of The Storm) e sia inevitabilmente imbastardito dalle numerose influenze da cui la band tedesca attinge, funziona meravigliosamente, è travolgente e sprigiona, in ogni singolo istante, passione pura, mista a sano sudore, conquistando, piano piano, anche l’ascoltatore più scettico.
End Of Silence è, in conclusione, un album onesto, scritto da una band altrettanto genuina e, considerando che si tratta di un esordio assoluto, alla fine riesce a strappare un larghissimo e compiaciuto sorriso sull’espressione di chi lo ascolta.
Disco consigliatissimo a tutti gli amanti di bands quali
Lords Of Black (con cui vi sono parecchi punti in comune),
Eclipse, ma anche,
Fifth Angel,
Armored Saint,
Firewind,
Masterplan,
Heavens Gate e simili; insomma se vi piace il metal energico ma, nel contempo melodico, i
Sons Of Eternity vi conquisteranno sicuramente!