Era da un po’ che non mi capitava, ma prima o poi doveva riaccadere ... spesso si additano le bands estreme di mancare di fantasia, magari di tecnica, ma rabbia , convinzione e passione sono sempre stati gli elementi cardine di qualsiasi extreme act ...
‘Dark Evils Desecrate’, quarto album degli australiani
Tanin’iver, è una vera delusione per quanto riguarda proprio queste caratteristiche ... i nove brani si susseguono infatti in maniera stanca, con idee stantie che vengono ripetute senza molta convinzione, tra un death e un black che non è nè carne nè pesce e che anzi, sottolinea, ancor di più, la totale mancanza di idee ... Mi spiace dover bocciare in maniera così netta una band, ma quando durante l’ascolto l’unica cosa che ci interessa è lo scorrere delle canzoni e l’avvicinarsi della fine, non è un bel segno ... Sinceramente ho ascoltato album ben peggiori di questo a livello di songwriting e realizzazione, per cui non sto dicendo che
‘Dark Evils Desecrate’ sia il male assoluto nella storia del black death , ma semplicemente questo è un album spompato, concepito male e realizzato peggio, con brani che si contorgono su se stessi e che non sfociano mai in niente di coinvolgente, fosse solo uno screaming più bestiale del solito, un’accelerata furiosa o un killer riff ... l’elemento predominate in questo platter è la noia, una noia disarmante che appiattisce tutto e che infonde quella pazza voglia di non risentirsi mai più ...
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