Sempre più vasta e prolifica è la diffusione del prog metal "made in Italy", dove, a fronte di gruppi ormai giunti a ragguardevoli livelli di notorietà (Stramonio, Empty Tremor, DGM) si assiste all'ascesa di nuove bands molto valide già dopo l'uscita del primo demo: Axiom, Atto IV, Ashent, Algol 3, Solid Vision e ora anche i romani Astarte Syriaca, che, superati i problemi dovuti a cambi di line-up (ora risolti con l'arrivo dell'ex-drummer dei "Theatres Des Vampire" Gabriele Valerio e del bassista Alfonso Passarella) e forti di alcune esibizioni live in festivals rock romani per bands emergenti, escono con questo cd autoprodotto in modo più che perfetto ai "Sixteen cellar studios" di Roma. Prog metal principalmente influenzato dai Dream Theater mescolato con sonorità prog anni '70 (l'intro con cantato soffuso giocato tra chitarra acustica e flauto e sottofondo di crepitio vinilico sa tanto di "Trespass" dei Genesis, così come quello di tastiere e flauti di "Winged horses"), rock melodico, symphonic metal, improvvise accelerazioni di ritmo e cambi di tempo, persino una prog ballad molto originale ("In silence") con perfetti interventi melodici corali che si anima nella seconda parte con un gran lavoro di drumming, nonchè in apertura di "Northwind" un intro in stile cinematografico da far invidia a "Conan il barbaro" (tutte le lyrics si basano su temi fantasy ispirati a leggende nordiche. Se vi siete incuriositi abbastanza non avete che da visitare il loro bellissimo sito www.astartesyriaca.com oppure potete vederli il 13 Aprile all'Alpheus prog night (Roma) dove divideranno il palco con Moonlight Comedy e Fifth Season, in attesa che arrivi il primo full-lenght (per il quale dicono di avere già pronto abbastanza materiale).
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