Progetti come quello dei Rexor si mostrano incredibilmente incisivi già dalla prima prova, pur non riuscendo a raccogliere un giudizio finale maggiormente positivo. Questa discordanza nasce da alcuni atteggiamenti e scelte un pò superficiali, che finiscono alla fine per affossare inevitabilmente il risultato finale. Partiamo però dagli aspetti positivi: un black metal devoto ai maestri della Norvegia, e se lo annovero tra le caratteristiche meritorie significa che di plagio non ce n'é neanche l'ombra. Ogni pezzo racconta una sua storia a parte, fatta di passione e devozione verso un genere musicale che viene sempre dato per spacciato, ma che in fondo non muore mai. Dopo una brevissima intro, "Antichristian Manifesto" mostra il lato più aggressivo della band, che colpisce subito a freddo con un'accelerazione devastante. Ma è con la parte centrale, debitrice nei confronti dei Mayhem, che la song tocca la sua vetta; un riff circolare, sorretto dal pulsare del basso e dalla voce insistita di Hate, prima di ricominciare la corsa precedentemente interrotta. "Satan's Legion" inizia in maniera praticamente identica alla precedente, ma si mantiene leggermente più personale grazie ad una sapiente alternanza tra parti veloci e più cadenzate. Ma è "In The Forgotten Depth" a rappresentare per ora la migliore composizione dei Rexor: introdotta da un riff epico alla Taake (che dimostra anche una notevole capacità compositiva da parte della band), prosegue poi in maniera matura districandosi anche attraverso un paio di cambi di tempo assolutamente non banali. Molto riuscito il rallentamento centrale, sorretto dal lavoro del basso. Chiude questo breve demo "Lucifer - The Majestic King Of Darkness", che spazza via tutto con la violenza degli Immortal, dopo aver illuso per qualche secondo di intro acustica che il peggio fosse ormai passato. Dal punto di vista prettamente musicale, dunque, ci siamo. Parliamo ora delle cose che non ho gradito: bruttissimo logo con tanto di classica croce rovesciata, copertina insignificante, titoli delle canzoni e dell'album assolutamente di maniera e soprattutto foto indegne. Queste cose potevano spaventare qualcuno una quindicina di anni fa, forse... ma vi assicuro che al giorno d'oggi neanche un bambino si lascerebbe colpire da un atteggiamento così banale e scontato. Visto che le capacità ci sono, perché non puntate su qualcosa di più personale?
Contatti: Maurizio Fasciana, Via Traversari 20 - 59100 Prato (PO) - Giacomo Lapi, Via Fratelli da Maiano 10 - 59100 Prato (PO) Email:
rexor@supereva.it
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