Gli
Zebra sono un gruppo a cui sono molto affezionato perché, ricordo ancora,
Heavy Metal con
Kleever su
Videomusic e furono protagonisti di uno dei primi videoclip hard & heavy in rotazione; tempi bellissimi dove non era facile trovare materiale e tutto era ricoperto da una patina di underground che rendeva il tutto molto affascinante.
Gli Zebra sono una band di navigata esperienza, dove le origini risalgono addirittura al 1972 quando il leader del gruppo,
Randy Jackson, ed il bassista
Felix Hanemann pongono fine alla loro collaborazione con gli
Shepard's Bush. I due suonano per un po' di tempo nei
Maelstorm insieme al batterista
Guy Gelso e nel 1975 il trio decide di unire definitivamente le forze creando gli Zebra.
Una lunga attività concertistica che porta il trio ad incidere il debutto autointitolato soltanto nel 1983. I risultati furono di grande conforto, grazie a hit radiofoniche USA come "
Who's Behind The Door" e "
Tell Me What You Want" l'album resta in classifica per otto mesi, ed il gruppo viene spesso paragonato a
Rush e
Triumph; nell'album figura "
Take Your Fingers From My Hair" vertice in fatto di composizioni dei nostri. Il successivo "
No Tellin' Lies"(1984) passa invece inosservato nonostante la qualità resti elevata, per arrivare all'86 anno di uscita di questo "
3V", a mio parere il lavoro complessivamente migliore, dove le melodie sono particolarmente riuscite e le tastiere assumono un ruolo centrale.
L'Atlantic si aspetta il botto che però, stranamente, non arriva e quindi, purtroppo, gli Zebra si trovano senza contratto e poi si sciolgono, non prima di aver pubblicato l'ottimo e lungo "
Live" nel '90 disponibile solo in versione cd.
Attacca il platter e le coordinate sono subito imbastite con grande maestria in "
Can't Live Without" con tastiere romantiche e sinuose che in sottofondo lanciano in orbita una sofisticata melodia tardo-Triumph. "
He's Makin' You The Fool" possiede la medesima ricetta e l'impianto vocale piacerà molto ai fans dei Rush. "
Time" è una ballad di grande spessore riverberata in Zeppelin-style periodo "
Houses Of The Holy", ma non replicata pedissequamente ma con un marchio di originalità, gran colpo, mentre "
Yours Mind Open" è un altro sinuoso aor number che risalta le tastiere ed una variegata sezione ritmica. "
Better Not Call" avvicina le atmosfere dei
China Rain, che sarà un altro progetto di Jackson, e risulta più hard della media, che conduce alla pomposa "
You'll Never Know" dotata di un gran refrain. Poi ci sono le suggestioni elettro-acustiche di "
About To Make The Time", ponte di congiungimento tra Zeppelin e Triumph. "
You're Only Losing Your Heart" esplora minuziosi arrangiamenti e mette in mostra classe e originalità che fa da contraltare a "
Hard Living Without You" l'hard in your face secondo gli Zebra, condito da un assolo di chitarra gigantesco. "
Isn't That The Way" chiude un album senza cedimenti sempre con quel retrogusto di Rush e Triumph, ma assolutamente rielaborati in chiave personale.
"3V" è un altro classico misconosciuto degli interminabili anni ottanta.
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