Passare con invidiabile disinvoltura dagli Accept ai King Diamond, dagli Exciter ai Runinng Wild, dagli Anvil ai Riot, agli HammerFall, senza dimenticare Maiden, Saxon e Manowar, fino a giungere addirittura a certi passaggi neoclassici riconducibili agli Stratovarius?
SI - PUO’ - FARE!!!
Ed è quello che effettivamente fanno gli spagnoli
Savaged, con il loro debut album, intitolato
Night Stealer, realizzato dalla (sempre vigile)
No Remorse Records.
La band catalana, proveniente da Barcellona, ci propone un heavy metal senza tanti fronzoli, dal sapore nudo e crudo, che spesso sconfina nello speed metal e che tuttavia , come si diceva precedentemente, non rimane certo indifferente al fascino delle più svariate ingerenze stilistiche.
La situazione è chiarissima sin dalle iniziali
I Will Fight (in cui, a un certo punto, dopo tanto puro metallo colante, ci si ritrova dinnanzi, non casualmente, all’inconfondibile assolo tastieristico di Black Diamond, frutto del genio di Jens Joahnsson) o
Tons Of Leather, traccia in cui, la voce di
Jamie Killhead, nella sua versatilità (a dire il vero, talvolta un pò forzata) ricorda, prima gli anni d’oro di Udo e poi, quando si fa più acuta e teatrale, quella di “Sua Maestà” King Diamond.
Night Stealer, nel complesso, è un lavoro che funziona bene, per merito di composizioni come
Knights Of Metal,
Money Sucks,
Elm Street e
Running For Your Love (Tonight), caratterizzate da linee melodiche di facile presa, cariche di energia e, a tratti, anche di epicità, oltre che da buoni riffs chitarristici, macinati dalla coppia
Jamie Killhead (ancora lui!) e
Joan Grimalt, sostenuti da un comparto ritmico assolutamente robusto e veloce, a cura di
Aleix Coll “Harris” (basso) e
Cristian Blade (batteria).
Il disco prosegue in questa direzione lungo tutto il suo percorso, con la band impegnata a cambiarsi d’abito e di maschera, in base all’atmosfera musicale che vuole creare. Tutto sommato, i
Savaged, come un’ape che salta da un fiore all’altro, si trovano completamente a proprio agio in questa loro pericolosa danza stilistica, che però, è sempre al limite e si svolge perennemente sul filo del rasoio. Il rischio a cui si espone la band è infatti quello di mettere troppa carne al fuoco e di snaturarsi, rimanendo prigioniera delle sue contaminazioni musicali, ma fortunatamente, questo non avviene e anzi, a conti fatti, gli spagnoli non smarriscono mai la retta via, tenendo bene a mente, in ogni momento, il proprio obiettivo e la direzione da seguire, mostrando anche una spiccata personalità, a dispetto dell’inesperienza.
Night Stealer è un esordio discreto anche se, ad un primo ascolto, potrebbe lasciare leggermente spiazzati, proprio a causa delle abbondanti e differenti contaminazioni presenti, eppure il suo denominatore comune, ovvero la voglia di sano e genuino heavy metal, rimane costante. Alla lunga, il disco si rivela una piacevole sorpresa e sarà apprezzato da tutti gli amanti del classic metal o, se preferite, della New Wave Of Traditional Heavy Metal. Consigliatissimo dunque a tutti gli amanti di
Enforcer,
Night Demon,
Ambush,
Ironflame,
Blazing Rust,
Kerrigan e...chi più ne ha...più ne metta!