E' il 2001 l'anno di nascita degli emiliani Phlegethon Animae, formazione nata da un'iniziativa di Cesare (chitarra) ed Edoardo Fioriti (voce e tastiere), completata in breve tempo dalla sezione ritmica Cucchi - Morellini, rispettivamente bassista e drummer. Subito dopo aver registrato un breve demo CD di quattro tracce ("Phlegethon Animae") la band è costretta ad affrontare il primo cambiamento di line-up, quando Edoardo Fioriti deve abbandonare il suo ruolo di cantante per motivi di studio. E' lo stesso Cesare a sostituire Edoardo dietro al microfono, cimentandosi nella doppia veste di singer/chitarrista: questo particolare, unito alla proposta musicale dei Phlegethon Animae (un Death Metal estremamente melodico e ricco di sfumature neoclassiche), ha immediatamente suscitato un involontario paragone con Alexi Lahio dei Children of Bodom. I Phlegethon Animae ci propongono in questa occasione la loro nuova fatica, un demo di sette tracce intitolato "Chaos From Abyss Within", registrato nella seconda metà del 2004. In realtà le canzoni vere e proprie di questo demo sono quattro, perchè la band ha deciso di spezzare il ritmo tra i vari brani inserendo brevi e piacevoli intermezzi strumentali. Si inizia con "Wingless Birds", un pezzo discretamente dinamico e dal ritmo incalzante, scandito da orecchiabilissime melodie di tastiera e da riff aggressivi, con la voce di Cesare a dar vita ai desolanti testi del brano. Segue il breve interludio elettronico "Departure", decisamente arioso e di ampio respiro, prima che le tastiere di Edoardo Fioriti diventino protagoniste dell'inizio di "Phlegethon's Embrace": le parti vocali si fanno più aggressive, il riffing più tagliente, ed il risultato è certamente positivo. "Nothing Beyond" è una piccola gemma di Metal strumentale, caratterizzata da melodie avvolgenti ed intimiste, mentre in "Loneliness Degeneration" si torna su atmosfere inquietanti e disperate, con diversi cambi di tempo e di intensità, per una canzone forse un po' troppo lunga. I Phlegethon Animae, pur senza impressionare dal punto di vista tecnico, si dimostrano preparati strumentalmente, e questo brano mette in luce la buona coesione del gruppo, particolarmente convincente nella parte centrale della canzone. Si sente però la mancanza di qualche assolo di chitarra veramente efficace, una pecca che impedisce ai brani di decollare. In "The Swansong" i Phlegethon Animae dimostrano una buonissima attitudine melodica, vagamente neoclassica, ed il pezzo in questione, pur ricordando troppo lo stile dei Children of Bodom, è comunque gradevole ed efficace. "Chaos from the Abyss Within" si conclude con la splendida "Gift of the Abyss", testimonianza della notevole maturità e sensibilità artistica raggiunta dal gruppo. I quattro ragazzi emiliani dimostrano quindi di avere delle ottime qualità, forse per arrivare al primo disco vero e proprio sarà necessario trovare un sound leggermente più vario e personale... in ogni caso complimenti!
Contatti: www.phlegethonanimae.com -
cesarefioriti@tin.it
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