Eccomi qui a trattare la ristampa della prima uscita ufficiale del combo portoghese; questo Ep, pubblicato in origine dalla storica label francese Adipocere nel 1994 ad un solo anno di distanza dal demo presenta due novità sostanziali.
La prima è una maggior personalità della formazione lusitana che sta cercando di trovare una forma estrema personale con notevole crescita dal punto di vista tecnico.
La seconda è soprattutto che qui si nota la volontà di andare oltre il black metal innervandolo di un tessuto musicale etnico e folk come si può notare dalla prima parte di “Tenebrarum oratorium”; qui abbiamo accelerazioni, atmosfere arabeggianti e le chitarre sanno cesellare riffing melodici ben sostenuti dalle tastiere.
Un plauso va anche a Ribeiro che fa vedere che non sa solo aggredire il microfono ma offre un tono profondo e declamatorio che sarà un marchio distinguibile del frontman.
In “Opus diabolicum” si possono ascoltare liriche decantate in lingua madre su un tappeto percussivo dove il basso la fa da padrone prima dell’intervento in chiave solista di chitarra e violino, tanto per far capire il netto cambio di marcia rispetto alla precedente prova del demotape.
In questo Ep si capisce benissimo che l’ensemble sta cambiando pelle, qusta evoluzione troverà poi il suo pieno compimento nei primi due album, il resto è storia.