Tornano i romani Eyconoclast, già recensiti su queste pagine ai tempi di “Binary Encoded Sunset”, e ai quali devo chiedere scusa perché solo adesso, a distanza di un anno, mi son accorto che li ho chiamati per tutto il tempo Eyeclonocast, anticipando la L di qualche sillaba. A parte questo, nella precedente recensione avevo invitato la band a focalizzare di più la loro proposta e come per incanto sembro essere stato accontentato.
Il thrash metal moderno della band ha guadagnato in intensità e bravura esecutiva, al punto che non direste mai, anche grazie all’ottima produzione, che questa è band che è solamente al terzo demo.
L’iniziale title-track parte sparata, con un riffing assassino che incede inarrestabile. Il pezzo, così come i successivi, è vario, dinamico, ricco di groove, potente. Tutte caratteristiche che la band sembra aver coltivato e implementato a dovere in questo ultimo anno.
“Overload 5790” tiene fede al proprio nome e ci presenta un conto fatto di ritmiche pesantissime vomitate a velocità disumane. Sulla stessa falsariga prosegue “Speedlight Trauma For Reconstruction”, nella quale il batterista Mauro e il vocalist Synder salgono in cattedra, il primo elargendo accelerazioni spaventose e il secondo con degli ottimi growls, anche se in alcuni frangenti continua a pagare debito a James Hetfield.
La song però forse migliore è “Axiom Of The Dyode Gods”, pervasa da una tensione palpabile, asfissiante, strutturalmente multiforme e variegata, con ottimi accenni melodici.
Il demo si chiude con “Cursors”, altra mazzata basata su velocità e stacchi furibondi.
Se aggiungete a quanto detto che la band ha un concept ed un’identità ben definite, un artwork ben fatto e tanta personalità, avrete chiaro che gli Eyeconoclast sono ormai pronti per il grande salto, che speriamo avvenga al più presto.
Contatti: www.eyeconoclast.com
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