Gruppo padovano, attivo dal 2001, i
The Wankerss presentano il loro secondo demo-cd dopo aver suscitato un certo interesse con il precedente "Let's spend the night together" e dopo aver svolto una interessante attività live al seguito di nomi come Zeke, Faster Pussycat e Damned.
Sicuramente il contatto diretto con tali formazioni è servito ai The Wankerss per affinare il proprio dirty-hard rock, vicino in particolare alla scuola scandinava dei vari Hellacopters, Gluecifer, Turbonegro, Peter Pan Speedrock, ecc. Non è ancora tempo di gridare al miracolo, ma è evidente che dai quattro brani presenti traspare la stoffa di una vera band stradaiola, con ruvidità, adrenalina, pulsioni punkeggianti e vèrve melodica già ben amalgamate.
Divertente la citazione dei Motorhead ("Overkill") inserita nel finale della rocciosa e svelta "Stuck", molto buono il rivestimento melodico abbinato ai lampi chitarristici di R.Ribeira dei due brani centrali, in particolare la cadenzata "Tie myself", finale nuovamente all'insegna di un hard ruvido e fiammeggiante con "Tryin'to be like you", anch'essa riconducibile per stile ed energia alle bands nordiche citate prima.
I presupposti per fare bene ci sono tutti: notevole lavoro di chitarra, discreta fase vocale, grinta ed attitudine sufficenti, songwriting con ampi margini di miglioramento, unico appunto la scarsa cura nella presentazione davvero troppo spartana. I The Wankerss convincono e meritano attenzione per gli auspicabili progressi futuri. E' bello constatare che la scena italiana del rock grezzo e viscerale continua a mettere in luce giovani formazioni che coniugano entusiasmo e qualità, segno di rinnovato vigore per un modo d'interpretare il genere che si tramanda ormai da generazioni.
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