Per chi come me affonda le proprie radici estreme nel death (soprattutto americano) il ritorno sulle scene dei turchi
Engulfed é pura manna dal cielo ! Sette anni dopo il convincente debutto
'Engulfed In Obscurity' , la band di Serkan (vocals/bass) aggiunge un secondo chiarrista alla line up e sfodera 8 tracce di terremotante US death metal che pur rifacendosi ai giganti del genere,
Incantation-
Immolation-
Morbid Angel (da citare tutti d'un fiato) più un chiaro riferimento agli 'emergenti'
Dead Congregation, suona fresco, covincente e addirittura personale anche se i più attenti tra di voi avranno notato come l'attuale line up sia composta da 3 membri (su quattro) dei connazionali
Diabolizer ... Gli otto brani di
'Unearthly Litanies Of Despair' si piazzano tutti su un livello molto alto con, in primo piano, una grande prova da parte dei due chitarristi, lo storico
Mustafa e il nuovo entrato
Can Yakay Darbaz , sempre intenti a sfornare incessantemente riffs incandescenti e a proporci parti soliste finalmente di livello e di ottimo gusto. La sezione ritmica é sempre più affiatata e non conosce soste, sostenendo in maniera impeccabile il certosino lavoro di distruzione portato avanti dalle chitarre. Buono, anche se abbastanza standard il growl di
Serkan, capace comunque di qualche piccola variazione sul tema che non guasta mai. Difficile se non impossibile segnalare un pezzo rispetto ad un altro, in quanto l'impressione che si ha alla fine di questi 40 minuti scarsi é proprio quello di essere stati investiti da una valanga sonora, compatta , solida e devastante. Una produzione perfettamente bilanciata che risalta potenza e dinamismo sonoro allo stesso tempo, completa un album che, pur non inventando niente, ci riconcilia con il concetto più puro di death metal. Brutale ma con classe.
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