Terzo album sulla distanza anche per i thrasher cileni
Critical Defiance, chiamati dunque alla prova del nove. Dopo infatti due ottimi album, l'ultimo dei quali uscito due anni or sono, il terzo è quello che generalmente prova se un gruppo ha quel qualcosa in più per non soffocare nel calderone del già sentito, ed emergere riuscendo a farsi notare nel marasma. Se poi parliamo di un genere come il thrash che sicuramente negli anni non è stato fra quelli che hanno giovato, come l'heavy metal nella NWOTHM, di una vera e propria rinascita con proposte fresche, non certo inedite nella proposta ma piene comunque di una notevole energia e passione, ma fatte alcune rare eccezioni (Angelus Apatrida, Warbringer, Havok, Gama Bomb) ha saputo solo riciclarsi su sè stesso proponendo difficilmente cose realmente interessanti, e che non ruotassero su clichè di per sè già copie carbone dei lavori ampiamenti conosciuti da tutti.
'The Search Won't Fall...' in quest'ottica, rimane bloccato a metà strada. Pur non proponendo nelle canzoni prettamente thrash come possono essere la Titletrack o
'Long Distance (The What's to Come)' passaggi memorabili, merito (o in questo caso demerito) ad una produzione che risulta molto spenta, poco incisiva, il coinvolgimento è indubbio, e molti cambi di tempo sono ben azzeccati ed inseriti al momento giusto, spezzando il ritmo di canzoni che, altrimenti, sarebbero risultate fin troppo statiche e senza mordente. Andando dall'altra parte, ci sono invece altre più rapide ed (in)dolori come
'Absolüt', che mi ha ricordato i Sodom più furiosi degli anni 80', mentre per quanto riguarda le strumentali, che sono ben tre, fra tutte vi è l'acustica
'The Blind Divine' che suona come una sorta di
'Crystal Ann' degli Annihilator rivisitata. Emerge quindi come in questo album vi siano un po' di stili diversi ogni volta, passando dalla prima metà del disco completamente thrash vecchia scuola, ad una seconda parte dove si gioca più sull'imprevisto, a volte riuscendoci ed altre meno, come nelle brevi
'All the Powers' e
'Full Paranoia' che, per quanto siano cariche e fulminee, poco lasciano alla fin fine.
Una buona prova da parte dei
Critical Defiance, i quali seppur non capaci di fare quel salto qualitativo si dimostrano sempre capaci di saper tirare fuori un prodotto che, nel genere proposto, è assolutamente valido e degno di essere ascoltato con la giusta attenzione.
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