Due anni dopo lo spettacolare debut
'Take Up My Bones' , torna il menestrello monastico con una nuova opera di 'monastic dreaming doom' di alto livello... chi ha ascoltato il lavoro precedente saprà benissimo che la creatura di
Mark Deeks suona un doom sofisticato, intriso di melodie e atmosfericità e questo nuovo album si mantiene sui binari precedenti senza cambiare poi troppo la formula, infatti un pezzo come
'Name Bestowed' sembra essere la continuazione della title track del precedente album e in generale il mood dei due album é certamente simile ma non per questo uguale. Il tempo intercorso tra i due platter ha fatto si che al basilare doom di partenza si sia aggiunta una quantità sempre maggiore di atmosfericità sognante piuttosto che 'monastica' , che ha fatto si che l'album si alterni su chiaroscuri emozionali piuttosto marcati, passando da parti molto più intime ad altre oltremodo ariose e grandiose … se dovessi provare a sintetizzare l'essenza dell'album direi che questo é un album più personale e intimista , con parti 'romantico-depressive' , come nell'opener
'Cursed To Nothing But Patience', che penetrano l'animo e creano una sensazione di angoscia pura …Anche dal punto di vista lirico c'é una continuità tematica, infatti questa nuova opera é un concept , questa volta dedicata alla figura del re Osvaldo (604 – 642 ) che forgio' nel sangue e nell'acciaio il regno di Northumbria riunendo i regni di Bernicia e Deira, ma al di là di quello che ci si potrebbe attendere, la musica resta comunque controllata e pacata con lunghi passaggi di piano altamente emotivi e struggenti …
'Untouched By Fire' é un' opera unica, singolare, emozionale, difficile, ma non ostica, che vi terrà incollati all'ascolto e che saprà suscitare ed evocare in voi emozioni che credevate sopite per sempre … emozione pura
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