Secondo full length per la band del coltello Morgul, un pugnale magico che Re Stregone , il Signore dei Nazgûl , usò per pugnalare Frodo su Weathertop (anticamente il confine tra Arthedain e Rhudaur ).
Parliamo ovviamente della mitologia degli Hobbit e di tutto ciò che gira loro intorno, musicalmente invece la band americana ci propone un heavy metal complesso, che pesca un po dall 'Epic, un po' dal Traditional Metal e pure dal Black per l'impostazione delle vocals nonchè per alcune sfuriate.
Il risultato finale è un mix interessante ma di non immediata assimilazione, con parti atmosferiche che si uniscono a sfuriate metalliche (
"Razor Sharp", "A Wellcoming Heart", "Widows Lament"), il sound è battagliero come i Saxon (
"Beneth The Black Sail") ed epico come RJDio con mid tempo pieni di accelerazioni che talvolta sfociano nel Black come l'inizio
di"Frostwyrm Cavalry", unico neo a mio parere sono le vocals troppo piatte, un latrato si rabbioso ma senza mordente e con scarsa musicalità.
Un disco eterogeneo che forse manca di una certa direzione musicale precisa ma che piacerà ai defenders più tradizionali.
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