Ogni tanto ci vogliono questi gruppi che ci riportano nei gloriosi '70, dove tutto è nato.
E non poteva che essere l'Inghilterra la fucina di tali talenti, parlo dei
Silveroller che debuttano con un esplosivo E.P. che unisce The Black Crowes, Bad Company, The Faces e gli Stones.
Si tratta, come è evidente, di un caldo e ruggente hard'n'blues suonato peraltro in modo ineccepibile, con chitarre che graffiano e alternano riff pieni di groove ("
Black Crow"), tempi quadrati e veloci ("
Hold"), ballads elettriche country-blues con tanto di slide guitars ("
Ways Of Saying",
"Other Side"), flash deja vu che potrebbero uscire da un qualsiasi album degli Stones anni '70 ("
Turn To Gold"), e in chiusura una mega ballad dal sapore antico che esalta l'ottima voce di Jonnie Hodson, che sa graffiare e sa cullare quando serve.
L'hammond è sempre presente e dà quel tocco vintage che è la ciliegina su una torta gustosissima e se amate queste sonorità datate che danno un senso di libertà, non perdete questo lavoro.
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