Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2024
Durata:32 min.
Etichetta:Dying Victims Productions

Tracklist

  1. VIGILANTES
  2. WEEKEND WARRIOR
  3. DANGEROUS GAMES
  4. CHURCH OF ROCK
  5. POWERGLOVE
  6. AGAINST ALL ODDS
  7. AFTERBURN
  8. WORLD FIGHTER

Line up

  • Jerry Razors: guitars (rhythm), vocals
  • Eviltaker: bass
  • Lightning Mike: guitars (lead), vocals (backing)
  • Alexander Depraved: drums

Voto medio utenti

Dopo due album senza infamia e senza lode, i finlandesi Angel Sword, al terzo tentativo, riescono finalmente a trovare “la quadra”, regalandoci un disco che, pur non essendo un capolavoro, risulta estremamente convincente.

World Fighter, dato alle stampe dalla Dying Victims Productions, ci propone un sound particolarmente corposo e mordente, caratterizzato da chitarre taglienti, a cura di “Lightning Mike” (all’anagrafe Mikko Lindholm) e del solito Jerry Razors e da trame melodiche che, rispetto al passato, funzionano meglio, grazie ad una vena creativa che sembra essere sbocciata definitivamente.
Lo stile della band, pur essendo chiaramente debitore nei confronti della tradizionale ondata ottantiana di heavy metal britannico, risulta tuttavia sorprendentemente fresco, per merito di linee musicali indovinate ed assoli che lasciano il segno.
A testimonianza di quanto detto, palesi sono i richiami a Angel Witch (Dangerous Games o la title-track), ma soprattutto ai soliti Judas Priest (evidenti nella opener Vigilantes) e Iron Maiden (Weekend Warrior, Against All Odds), con un pizzico perfino di Motörhead (Powerglove); eppure, gli Angel Sword si rivelano estremamente abili a modellare tali sonorità a proprio piacimento, dando loro nuove formi e colori, in base alla propria visione compositiva.
Perfino negli episodi meno riusciti di questo album, come nell'innocua Church Of Rock (abbastanza statica nel suo incedere ipnotico), la band riesce a trovare la chiave per portare dalla propria parte l’ascoltatore, facendo poi decollare il pezzo, con la giusta dose di energia, tramite le chitarre e attraverso l’ottima prova della sezione ritmica, curata da Emil “Eviltaker” Eirola (basso) e Alexander Depraved (batteria).
L’unico aspetto del disco che fa storcere leggermente il naso è la voce del già citato Jerry Razors, non particolarmente incisiva o espressiva, ma graffiante il giusto.

Non c’è che dire; World Fighter è un netto passo in avanti rispetto ai precedenti lavori del combo finlandese che tuttavia, possiede ancora notevoli margini di miglioramento, e mette in mostra delle potenzialità, che probabilmente, nemmeno gli stessi Angel Sword sono consapevoli di avere.


Recensione a cura di Ettore Familiari

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