Nonostante sia dato da tempo per morto, il nu metal continua a fare proseliti. A questo giro abbiamo da recensire il mini cd autoprodotto del sestetto milanese degli HaddaH. Un combo giovane che nella sua bio di presentazione cita il metalcore come punto di partenza e gruppi come Meshuggah e Chimaira come padri ispiratori. Per come la vedo io, sbagliano in entrambe le dichiarazioni. In primis di metalcore non hanno nulla, assestandosi, come già scritto, dentro al calderone nu metal. In secondo luogo dei Meshuggah non presentano, a parte la tecnica mostruosa, i loro classici trademark, quindi sezione ritmica martellante, riffs marziali e vocals altamente abrasive. Nell'ascoltare questi 17 minuti io ci sento dentro soprattutto i Mudvayne più psicotici, soprattutto per le notevoli vocals di Matteo Galanti, i Deftones più depressivi e lisergici, basta ascoltare un brano come " Under A Mile Pain ", così intriso di sensazioni deprimenti. Ma anche gli Slipknot, grazie ad un sapiente uso di inserti elettronici, fanno capolino spesso all'interno dei brani. Una proposta certamente priva di originalità, nonostante questo gli HaddaH confezionano un mini cd di pregevole fattura, che potrebbe avere ottimi riscontri per gli amanti del genere. Aggiungo che la produzione è molto buona, così come la professionalità che la band imprime in tutto quello che fa, dalla grafica del cd al sito internet. Quindi mi sento di promuovere questo " From Happiness To Disgrace ", con la speranza di poter ascoltare nuovo materiale, un pò più evoluto e personale.
Contatti: Email:
info@haddah.it - Web Site: www.haddah.it
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?