I
Deathcult sono un three pieces norvegese attorniato da un certo alone di culto per via della presenza di
Hoest (leader dei
Taake of course) al basso e che non dovrebbe suonare proprio come un nome sconosciuto ai nostri gloriosi seguaci in quanto su metal.it ci siamo occupati di entrambe le loro uscite su lunga distanza e in particlare il secondo album
'Cult Of The Goat' aveva attirato la curiosa attenzione del Maestro Dope … cio' di cui vi parlo io oggi invece sono semplicemente due pezzi che, probabilmente, servono per 'spezzare l'attesa' per il nuovo album … ovviamente non saranno questi due pezzi che vi faranno cambiare idea, in un senso o nell'altro riguardo il gruppo, ma se proprio non conoscete i
Deathcult e volete farvi un'idea veloce di cosa suonano, allora questo
'Seven Are They' potrebbe essere addirittura utile … il primo pezzo,
'Seven, They Are Seven / Seven Are They' é un giusto mix dei due full lenght con un black metal semplice, tirato e thrash oriented, mentre
'Twice Seven They' é un po' più spiazzante, infatti qui il black/thrash di inizio pezzo incontra riffs classic heavy, la voce si ripulisce , subentra qualche coro, si abbassa la velocità d'esecuzione e si ha un'accessibilità più accentuata alla materia … sinceramente non ho apprezzato molto questo secondo pezzo 'sperimentale' trovando l'opener molto più interessante e coerente con la 'storia' del gruppo, ma visto il significato che spesso hanno questo genere di prodotti, un pezzo più 'sperimentale' ci puo' anche stare a patto che non sia la prossima incarnazione della band … lavoro interlocutorio
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