Copertina 8

Info

Anno di uscita:1982
Durata:41 min.
Etichetta:Chrysalis

Tracklist

  1. S.O.S.
  2. ALWAYS A REBEL
  3. X-RAY VISION
  4. I NEED YOUR LOVE
  5. TALK TO ME
  6. BORN TO ROCK
  7. BRAND NEW BOY
  8. ALL OF MY TEARS
  9. ON VIDEO
  10. GIRL WHO LIKES TO CRY

Line up

  • Jimmy Lowell: bass, vocals
  • Anton Fig: drums
  • Keith Lentin: guitar, vocals
  • Beau Hill: keyboards, guitar, vocals
  • Amanda Blue: vocals

Voto medio utenti

Nel multiforme universo dell'aor esistono band più vicine all'hard rock (Giant, per esempio , quelle più hi-tech e quelle più puramente aor come Cannata, Zappacosta o questi Shanghai che inevitabilmente interessano solo ai fans di settore perché appunto lontane dalla matrice hard, ma che classe ragazzi!

La storia degli Shanghai incomincia con gli Spider, che a loro volta nascono dall'evoluzione degli Hammark, il gruppo in cui tre membri, Amanda Blue, Keith Lentin ed Anton Fig suonano sin dal '72. Quando nel '77 i tre si riuniscono negli Spider alla formazione si aggiunge Holly Knight (tastiere) e il bassista Jimmy Lowe ex Riff Raff. Nel 1978 Fig suona nel disco solista di Ace Frehley ed il chitarrista dei Kiss mette gli Spider in contatto con la Dreamland Records. Così escono nell'80 "Spider" e nell'81 "Between The Lines", ottenendo un discreto successo con il loro aor con venature hard, ma che talvolta risulta un po' datato.

Il gruppo si trasforma in Shanghai con Holly Knight, che ritroveremo nei Device, e che diventa una famosa hit maker per i maggiori successi di Pat Benatar, delle Heart e di molti altri artisti famosi dato che esce dal gruppo. Al suo posto Beau Hill, proprio il produttore che diventerà famoso per i suoi lavori con Ratt, Streets e Fiona.

"Shanghai" viene pubblicato un anno dopo che il gruppo ha cambiato nome (anche per non essere confusi con gli omonimi inglesi) e durante gli anni ottanta gli Shanghai erano spesso citati nelle liste specializzate in aor come ennesimo classico del periodo, per poi sparire completamente dalle cronache, come se la musica abbia una data di scadenza, mai capito certe dinamiche. Prodotto da Bruce Fairbairn, il disco decolla col botto di "S.O.S.", scritta da Russ Ballard, doveva diventare una hit clamorosa, con quel riff di chitarra così elegante ed un'andatura che anticipa i primi Bon Jovi e "Amanda" che conduce un refrain perfetto. Ma è l'episodio più hard del disco e "Always A Rebel" gli fa un po' da eco, ma già più rilassata sembra danzare come una sinuosa silhouette. "I Need Your Love" flirta col pop e arrangiamenti vagamente West coast. "Talking To Me" è molto fascinosa ed anticipa le Heart di "Bad Animals", con un Beau Hill ispirato alle tastiere ed un sax vischioso. Con "Born To Rock" si torna su registri più alti e qualcosa rimanda a Joan Jett, mentre "Brand New Boy" ha arrangiamenti di tastiera elettro pop. Ancora fiati per "All Of My Tears" giocata su ritmi fantasiosi ed il risultato è alquanto originale con spunti quasi jazzati, gran colpo e classe a profusione. "On Video" ha invece arrangiamenti New wave.

Se volete ascoltare un disco pregevole ed originale, "Shanghai" è quello che fa per voi, sempre che siate amanti del puro aor lontano dall'hard rock.

Recensione a cura di Fabio Zampolini

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