Parafrasando e invertendo una pubbicità di elettrodomestici di alcuni anni fa potremmo sintetizzare 'The Mortuary Hauntings' con un semplice 'per chi si accontenta' … ovvero questa seconda fatica della band di Rogga Johansson dei Paganizer (qui alle prese con basso e chitarre) , riprende il discorso iniziato tre anni fa con il debut 'Rise Of The Rotten' che, pur non essendo niente di assolutamente innovativo, é dapprima riuscito ad attirare l'attenzione delle Pulverised Records e poi a fargli guadagnare , addirittura, una seconda possibilità … senza girarci troppo inutilmente intorno, chi sono e cosa suonano gli House By Cemetary dovreste saperlo sin dal monicker che riprende (ovviamente senza fantasia) il titolo di un film dell'81 di Lucio Fulci … il connubio tra death metal e film horror é talmente ben radicato nella storia dell'estremo che é normale che quest'ennessimo, solito capitolo, della solita storia, troverà i soliti metallari disponibili ad investirci su, per ascoltare dell'old school death metal dove si raccontano storie horror … premesso che non sono un fan né di horror movies, né tantomeno di bands del genere, non posso che riconoscere l'assoluta onestà del progetto che si tramuta in 9 pezzi solidi e pesanti come macigni, sorretti da una sezione ritmica semplice ma efficace che non si lancia mai in blast beats , e forse questa é una mancanza, ma che sa sempre picchiare duro e in maniera convincente. I riffs sono belli crunchy, esattamente come ve li sareste aspettati, e il vero plus dell'album viene dalla prova vocale di Mike Hrubovcak, che non solo non 'canta' come un rubinetto intasato ma,che riesce ad 'esprimersi' con un growl potente, forte, chiaro e addirittura comprensibile. 'The Mortuary Hauntings' é tutto qui, un lavoro suonato da fans del genere per fans del genere stesso che non chiedono niente di più. Lavoro piacevole, se sapete accontentarvi ...