Gli svizzeri con questo quarto lavoro debuttano per
AOP Records ma la sostanza è nerissima, putrida, maledetta.
I musicisti coinvolti sono irriconoscibili sin dal proprio nome, decisione presa consapevolmente perché la vera materia da trattare è la musica.
Qui abbiamo un metallo nero prodotto benissimo senza melodia o quasi ma con tocchi di spietata malvagità come in “
Death to this world” che è un mid tempo condotto da un ossessivo tocco del basso con qualche sfuriata ed uno screaming lacerante fiele.
“
Meaningless” è un lento discendere nell’oscurità con un cantato femminile che divide il microfono con lo screaming ed un attacco belluino in crescendo; questo pezzo è uno dei picchi di questo ritorno per saper dosare una serpeggiante rabbia che esplode piano ma travolgendo tutto.
Chiude il tutto “
Discord”, qua le chitarre sono malsane, pervase di blackened death metal con sfuriate in blast beat ed uno scream pieno di rabbia per poi passare a tempi più ragionati ma conservando una disperazione tangibile.
Album che va preso ed ascoltato per capire quanto il metallo nero possa ancora offrire aldilà delle sterili imitazioni di epoche passate e sepolte dalla polvere del tempo, la fiamma nera vive.
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