“
Coming home” è un disco estremamente “nostalgico” e rispetta pienamente l’intento stesso dei
Falcon Trails di trasportare l’astante nel cuore degli anni settanta attraverso un suono fatto di
rock,
soul,
rhythm n’ blues e
funk.
Chiarito l’obiettivo con cui i finlandesi
Mika Grönholm e
Tom Rask, coadiuvati dal britannico
Lee Small, si sono approcciati a questa nuova avventura artistica (da aggiungere a
curricula professionali consistenti e prestigiosi), sta a voi decidere se “rivivere” alcuni momenti magici della storia del
rock può essere produttivo anche se non sono Deep Purple (in particolare nella loro incarnazione
Mark IV),
Jimi Hendrix, Trapeze, James Gang e Whitesnake (soprattutto quelli che “camminavano nell’ombra del blues”, ma anche il
David Coverdale “solista”) a sollecitare tale tuffo nel passato.
Qualora condividiate con il sottoscritto l’idea che a “fare la differenza” sia sempre il modo in cui la lezione dei maestri viene assimilata e certe emozioni, “intramontabili”, vengono riattivate,
beh, il mio consiglio è di concedere una
chance a questo disco in cui un trio di musicisti esperti e spontaneamente ispirati dai “classici”, (ri)percorre con vitalità e sensibilità una strada già minuziosamente plasmata e largamente frequentata.
Tra l’altro, il “rischio” è che a causa di una sorta di “corto circuito” temporale, alcuni pezzi di “
Coming home” finiscano per essere apprezzati pure da chi i suddetti modelli magari li conosce solo di “riflesso” (per esempio, gli estimatori di certi RHCP potrebbero gradire lo scalciante
groove funky di "
Feel” o quelli di
Jack White lo
shuffle “filtrato” di “
Caught” …), a dimostrazione che il concetto di “moderno” è spesso piuttosto ambiguo.
Avvisando il lettore della presenza nel programma di accostamenti al
gospel, di accenni Pink Floyd-
iani e di “roba” riconducibile al
Motown Sound, non mi rimane che ribadire con convinzione come grazie alla passionalità della voce (parecchio
Glenn Hughes-esca) di
Small e alla spiccata preparazione di
Grönholm (chitarrista e bassista sopraffino, oltre che compositore colto e poliedrico) e
Rask (un
drummer di grande affidabilità), i
Falcon Trails riescano a ritagliarsi uno spazio importante e credibile in un
rockrama che anche quando guarda insistentemente al suo
glorioso passato deve soddisfare una direttiva primaria … il valore emozionale delle canzoni, quello che in “
Coming home” raggiunge livelli di tutto rispetto.
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