Succede raramente, ma sembra quasi una casualità voluta, la casa é vuota, stranamente silenziosa, i figli sono dai nonni, la Signora fa sport e i le casse dello stereo possono finalmente liberarsi in tutta la loro potenza … i Signori incontrastati del black metal francese hanno cio' che meritano … il palcoscenico é tutto per loro … dopo averci predetto, descritto e 'musicato' l'avvento di un nuovo mondo con 'Le Morsure Du Christ' oggi tornano per elevarci ancor di più dalla volgare plebe, per farci guardare oltre, per insegnarci cos'é il nero … siamo semplici adoratori della nera fiamma, 'des gens basique' come dicono al di qua delle Alpi, ma siamo vogliosi di apprendere, di migliorarci e di ascoltare … vogliamo delle risposte, delle indicazioni, ma soprattutto 'La France Des Maudits' com'é ? E' riuscito nella proibitiva impresa di eguagliare o addirittura superare la perfezione del predecessore ? I Seth sono e saranno ancora motivo per cui guardare con ammirazione l'esagono ? E riporre la propria fede (nera) in attesa di un segnale ? Il segnale é chiaro, univoco e totalizzante con l'opener 'Paris Des Malefices' si riprende con la grandeur che aveva caratterizzato il precedente album e si entra dritti nella maestosità di un album che marchierà ancora una volta le nostre anime … ma i paragoni sono inevitabili e allora é bene dirlo subito, 'Le Morsure...' era più evil, più maestoso, più orchestrale e anche più teatrale, mentre questa nuova creatura trova la ragion del suo essere nei particolari, in quei dettagli che riescono ad elevare pezzi all'apparenza più semplici ed immediati , talvolta addirittura banali, ma che hanno in se il male nelle sfumature, nelle ombre … I due singoli 'Et Que Vive Le Diable' e 'Dans Le Coeur Un Poignard' hanno già ampiamente svelato questa 'nuova' anima, questa nuova attitudine e volontà di 'lasciar cercare' l'ascoltatore... se volete, qui avete di che nutrire la vostra nera anima, se invece siete troppo superficiali allora allontantevi pure perché non meritate... esemplificazione massima di tutto cio' é 'La Destruction Des Reliques' brano dove il male vive in maniera 'più accessibile' e dove i Seth dimostrano ancora una volta di essere dei maestri nel sapere trasmettere il loro 'sapere malato' in maniera unica e definitiva...non mi dilunghero' in un inutile track by track, ma mi limitero' a chiamare a raccolta tutte le anime dannate, gli inguaribili nichilisti e i 'fini pensatori' perché, per quanto 'semplice musica' , 'La France Des Maudits' é il manifesto di una nuova era, la verità tangibile , la descrizione di un (nero) sogno … Ma insomma, se l'astrazione lascia il posto alla (squallida) realtà, quest'album é semplicemente meglio o peggio del precedente ? Puo' essere considerato un degno erede del monumentale predecessore ? Si, 'La France Des Maudits' é l'ennesima dimostrazione di classe di una band che vive in una dimensione musicale parallela, in un antro dell'arte dedicato e riservato solo ai migliori... imperiale, maestoso e misterioso come solo le nere monarchie sanno essere... Chapeau