Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2024
Durata:43 min.
Etichetta:Prosthetic Records

Tracklist

  1. MIDWINTER
  2. A SYMPHONY OF LIGHT
  3. AD INFINITAS
  4. TEMPUS FUGIT
  5. A WISH UPON A STAR
  6. FROM THE STARS AND THE CRESCENT MOON
  7. THE END OF MY ROAD

Line up

  • Eugen Dodenhoeft: vocals, guitars, bass, drum programming

Voto medio utenti

Dopo aver messo fine al progetto Euphoreon (nato nel 2009 in collaborazione con il chitarrista e cantante neozelandese Matt Summerville) nel 2018, il polistrumentista e cantante tedesco Eugen Dodenhoeft ha ripreso in mano la sua creatura Far Beyond e - dopo un'incubazione durata 6 anni nei quali ha scritto e suonato tutte le parti del disco - grazie alla Prosthetic Records ha pubblicato "The End of My Road".

Avendo io amato particolarmente il "testamento" degli Euphoreon - "Ends of the Earth" (2018) - per l'emozionante connubio tra partiture sinfoniche e death melodico, ho affrontato "The End of My Road" nella speranza che l'abilità dimostrata nei predecessori "An Angel's Requiem” e “A Frozen Flame Of Ice” (che avevano illustrato la passione del nostro per il gothic ed il death) incorporasse quelle spinte più violente mostrate nella band appena lasciata.
I nuovi sette brani mi hanno soddisfatto a metà, lasciandomi una sensazione di amaro in bocca ed una frustrazione latente come di fronte ad una occasione mancata.
Certo, come si evince dal voto in calce, "The End of My Road" è tutto fuorchè un disco brutto, anzi, recando tra i suoi solchi pompose partiture sinfoniche, oceani di synth, imponenti orchestrazioni e valanghe di riff oltre a complesse stratificazioni vocali (ora stentoree ed epiche, ora aggressive e strazianti) ma - per ciò che mi aspettavo - Eugen ha puntato tanto (troppo?) sul lato power/sinfonico e (troppo?) poco su quello più selvaggio e ruvido peculiare del death melodico.

Gli amanti dei cori anthemici e di una certa pulizia sonora sono certo ameranno profondamente il ritornello di "A Symphony of Light" così come l'andamento potente, vagamente nostalgico e generosamente spruzzato di elettronica della titletrack che chiude il disco.
Forse è proprio a questo pubblico che Far Beyond si rivolge e forse è questo il terreno su cui il mastermind del gruppo ha deciso di far germogliare i semi delle proprie idee e delle tematiche a lui care: il coraggio ed il cuore di fronte alle avversità.
Mi sia concessa però una punta di rimpianto per ciò che avrebbe potuto essere...

Far Beyond - "The End of My Road"(full album)


Recensione a cura di Alessandro Zaina

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