Dopo una fase di apprendistato, studio, lavoro iniziata nel 2018 a Norimberga, passata per l'EP "Burning Fate", grazie alla Trollzorn Records i bavaresi Beyrevra pubblicano finalmente il debut "Echoes: Vanished Lore of Fire".
L'album conduce l'ascoltatore in un viaggio oscuro e intenso attraverso i regni del fuoco e della distruzione, raccontando storie sull'oppressione del genere umano da parte della
religione e dalla chiesa, anche ispirate ad eventi storici.

Pur non proponendo nulla di particolarmente originale - i nostri suonano una miscela di death/black melodico con chiari riferimenti agli Amon Amarth "Versus the World"-era ed agli immancabili Dissection - la potenza, l'intensità, le atmosfere, la capacità di dosare melodia e violenza sprigionate dalle 9 tracce del platter costituiscono una miscela alla quale è arduo resistere.
Gli anni di gavetta hanno permesso al quartetto capitanato da Maximilian Dumbs (voce, tastiere e liriche) di padroneggiare la materia con ben poche incertezze, dimostrandosi in grado di pestare fortissimo ("Erased", "Fallen Son" o la bellissima "Beheading The Truth") quanto di rallentare e dilatare i tempi creando paesaggi oscuri e malsani ("Barren Tales" o "The Hermit's Torment").
I Beyrevra lasciano un'impressione di energia selvaggia ed incontenibile, ammaliano con le stratificazioni di chitarra e tastiere, invogliano alla battaglia con un drumming selvaggio e partiture vocali ferali.

Il classico "mezzo voto in più" che vedete in calce è dato dalla prova dietro il microfono di Maximilian Dumbs, una vera sorpresa anche nel panorama affollato di oggi, un'ugola di metallo capace di conferire colore, profondità e potenza a tutte le composizioni uscite dalla mente del chitarrista e compositore principale Mark-Gerrit Patrick Schöndorf.
"Echoes: Vanished Lore of Fire", l'ennesima testimonianza che la vera ricchezza del metal oggi risiede nel vivissimo panorama underground piuttosto che tra i cosiddetti "vecchi leoni".

Beyrevra - "Beheading the Truth"