Tramp Mike - Songs Of White Lion - Vol. II

Copertina 5

Info

Anno di uscita:2024
Durata:44 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. LIGHTS AND THUNDER
  2. LONELY NIGHTS
  3. TILL DEATH DO US PART
  4. EL SALVADOR
  5. THE ROAD TO VALHALLA
  6. DON'T GIVE UP
  7. YOU'RE AII I NEED
  8. OUT WITH THE BOYS
  9. ALL YOU NEED IS ROCK 'N' ROLL
  10. FAREWELL TO YOU
  11. LITTLE FIGHTER (CLASSICAL ORCHESTRA VERSION)

Line up

  • Mike Tramp: vocals
  • Marcus Nand: guitars
  • Claus Langeskov: bass
  • Alan Tschicaja: drums
  • Sebastian Groset: keyboards

Voto medio utenti

Mi rendo conto di come sia estremamente difficile per alcuni musicisti mettere il punto finale sulla carriera di un gruppo ricordato con affetto, di come seppur passino gli anni, l'istinto a tornare a suonare quelle canzoni sia forte, ma ci si dovrebbe render conto di quando si oltrepassa quella linea immaginaria tra semplice nostalgia e l'andare avanti solo per battere cassa. E' questo il caso di Mike Tramp, chitarrista e cantante statunitense famoso per aver fatto parte di quella magnifica band che risponde al nome di White Lion tra la prima metà degli anni 80' e l'inizio dei 90s'. Il gruppo statunitense, che ha avuto anche una vita mediamente breve, neanche dieci anni, ha saputo marchiare a fuoco il proprio nome grazie a quattro lavori di hard rock/AOR/heavy metal dannatamente catchy, ma al contempo con un tocco d'eleganza dato dal chitarrista Vito Bratta, quel tipo di persona che mi piace definire "one of a kind". Il gruppo si sciolse nel 1991 poi su scelta dello stesso Tramp, e qui vengono le contraddizioni.

Immagine

Photo provided by Frontiers Music for free promotional use [Copyright @Jakob Muxoll]

Per chi conosce la storia del leone bianco, sa che Tramp pubblicò già a suo tempo un disco dei classici del gruppo ri-registrati, 'Remembering White Lion', nel 1999. A distanza di venticinque anni, ci troviamo davanti ad un'altra pubblicazione di ri-registrazioni, anzi ad essere corretti questo è il secondo volume, essendo il primo uscito lo scorso anno. Utilità? A mio modo di vedere pari a zero. Attenzione, qui l'aver suonato nuovamente con una nuova formazione le varie canzoni non le rovina, non ci sono scempi a livello di produzione o prestazione vocale di Tramp che, seppur in alcune occasioni sembra andare avanti biascicando un po' troppo, come su 'Lights And Thunder' o 'All You Need Is Rock 'N' Roll', quando va su tonalità molto più lente alla 'Road To Valhalla' se la cava molto bene. Il problema è che poi ci si ricorda che esistono le versioni originali, che c'era un certo Vito Bratta alla chitarra il cui tocco rimane inimitabile, e il tutto crolla come un castello di carte, fatto bene quanto si vuole, ma che se paragonato a un castello in pietra non regge il confronto. Ci sono poi altri momenti come 'Lonely Nights', abbassata di parecchi toni e rallentata che non raggiunge minimamente l'energia e il pathos di quella presente su 'Pride'.

Il mio non vuole essere un discorso prettamente nostalgico, della serie prima era meglio, ma in questo caso il buon Mike deve affrontare la dura realtà. Non siamo più nel 1987, ed operazioni di questo tipo non hanno letteralmente uno scopo che sia uno. A voi scegliere se ascoltare un buon album con canzoni suonate comunque bene, ma prive di quella scintilla, o tuffarvi a risentire quelle piene di passione ed anima, composte non esclusivamente per soldi e voglia di aggrapparsi ad un passato che non tornerà più.

Recensione a cura di Francesco Metelli

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