Copertina 8

Info

Anno di uscita:2024
Durata:40 min.
Etichetta:Earache Records

Tracklist

  1. LIVIN' IT UP
  2. SEE YOU AGAIN
  3. WILD HONEY
  4. ALL NIGHT LONG
  5. STILL FALLING FOR YOU
  6. PROMISED LAND
  7. BE MY SALVATION
  8. COME TO LIFE
  9. NINE TIMES
  10. BETTER DAYS

Line up

  • Henry Gottelier: guitar, vocals
  • Robbie Blake: guitar
  • Ash Powell: drums
  • Liam Quinn: bass
  • Seb Emmins: keyboards

Voto medio utenti

Antefatto: Conoscendo la mia passione per l’hard-blues britannico, mi fanno ascoltare “See you again” e di getto chiedo se si tratta di un nuovo pezzo dei Thunder … il sorrisetto che ricevo come risposta mi fa supporre la presenza di un piccolo “tranello”, e poi a ben sentire rilevo che nonostante lo stile sia alquanto simile, quello che esce dagli altoparlanti non ricalca “pedissequamente” il suono che Bowes, Morley & C. propugnano già da “qualche” tempo.

Ecco come ho conosciuto i The Karma Effect e mi sono perdutamente infatuato del loro “Promised land” tanto da farlo diventare, innanzi tutto, uno dei miei ascolti primari dell’estate 2024, per poi decidere, fatalmente, di condividere tale entusiasmo con i lettori di Metal.it.
E allora cominciamo dicendo che la band è londinese, ha già all’attivo un albo eponimo (pubblicato nel 2022 su TMR Rock Records) e propone una miscela davvero fresca ed euforizzante di classic hard-rock, ereditato, oltre che dai (per l’appunto) Thunder, dai modelli primigeni Led Zeppelin, Bad Company, Little Feat e Aerosmith, trattati con un’eleganza e una vitalità parecchio “impressionanti”.
Insomma, un “signor” disco, pieno di energia e brio, perfetto per allontanare i “cattivi pensieri” e ammirare l’attitudine e la perizia di musicisti (con in testa Henry Gottelier, davvero un eccellente vocalist) in grado di concepire un songwriting coinvolgente ed esporlo con grande disinvoltura e qualità.
Il tutto sfruttando ad arte un copione espressivo tutt’altro che inedito, a dimostrazione che anche senza avvalersi della pressoché irreperibile “originalità”, è possibile attivare una prepotente stimolazione sensoriale.
Esattamente ciò che succede durante l’ascolto di “Livin' it up” e della “galeotta” “See you again”, avvolgenti e suadenti fin dal primo contatto, intrise di quella miscela di rock n’ roll, blues e soul che tanto avvince i cultori del genere, gli stessi che sono certo apprezzeranno anche gli innesti di funk e R&B che fungono da ulteriore propellente emotivo alla catalizzante “Wild honey”.
Altre imponenti scosse le riserva “All night long”, con il suo baldanzoso groove praticamente irresistibile, mentre a tutti i rockers dal “cuore tenero” sono dedicate “Still falling for you” (con Gottelier che sforna una prestazione da fare invidia allo Steven Tyler più passionale) e la struggente ballata dalle inflessioni sudiste denominata “Be my salvation”.
Con la title-track dell’opera si ritorna a frequentare scalcianti ed inebrianti territori funky, che in “Nine times” diventano ancor più sinuosi e adescanti.
All’appello mancano "Come to life”, un altro hard-blues "da manuale” e “Better days” semplicemente splendida nella sua vivacità melodica dalle sfumature crepuscolari.
In un rockrama affollato da “veterani”, scoprire che esistono gruppi come i The Karma Effect, capaci di garantire magnificamente la prosecuzione della specie, è molto confortante … per fare in modo che questa capacità si realizzi e si sviluppi ulteriormente ai nostri, manca solo, dopo aver ottenuto quello dell’autorevole Earache Records, il vostro supporto.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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