Grendel's Sÿster - Katabasis into the Abaton / Abstieg in die Traumkammer

Copertina 7

Info

Anno di uscita:2024
Durata:77 min.
Etichetta:Cruz del Sur Music

Tracklist

  1. BOAR'S TUSK HELMET
  2. THE PLIGHT OF A SORCERER
  3. ROSE ARBOR
  4. NIGHT OWL'S BEAK
  5. GOLDEN KEY (WON'T FIT)
  6. THE FIRE THAT LIGHTS ITSELF
  7. HYMN TO MARSYAS
  8. IN PRAISE OF MUGWORT
  9. COSMOGONY
  10. EBERZAHNHELM
  11. DIE BÜRDE DES SCHWARZKÜNSTLERS
  12. ROSENHAG
  13. NACHTEULENSCHNABEL
  14. GÜLDENES SCHLÜSSELEIN (KLEMMT)
  15. UNENTFACHT FLAMMEND
  16. HYMNE AN MARSYAS
  17. BEIFUßWEISE
  18. KOSMOGONIE

Line up

  • Caro: vocals
  • Tobi: guitars
  • Simon: bass
  • Till: drums

Voto medio utenti

Le prime battute di "Boar's Tusk Helmet" hanno subito un forte impatto, grazie ad un avvolgente blend di European Folk, 70s Progressive Rock e Doom Metal, almeno fino a che non entra in scena la voce della cantante Caro, con la sua timbrica alta e squillante che è in controtendenza alla musica, per un marcato contrasto che a mio parere funziona maggiormente nella versione cantata in tedesco, "Eberzahnhelm".

Già, una delle peculiarità di "Katabasis into the Abaton / Abstieg in die Traumkammer" (e dei due EP usciti in precedenza) è proprio quella di riproporre le loro canzoni anche nel linguaggio natale dei Grendel's Sÿster, quello che a mio parere più è affine alla loro proposta musicale.

Infatti, questa opzione meglio si adatta al Folk saltellante e vibrante delle successive "The Plight of a Sorcerer / Die Bürde des Schwarzkünstlers" e "Rose Arbor / Rosenhag", ma non spiace nemmeno sulle più heavy "Night Owl's Beak / Nachteulenschnabel", dove si segnala il guitarwork (o meglio il gitarrenarbeit) di Tobi, e "In Praise of Mugwort / Beifußweise", con quel ritmare ben tratteggiato da Simon e Till, per quanto anche in questo contesto non si riesca mai a scacciare quel persistente pensiero che la prova di Caro sia un po' slegata dal substrato musicale. Se l'acustica "Golden Key (Won't Fit) / Güldenes Schlüsselein (klemmt)" scorre via sotto traccia, eterea ma fin troppo flebile e ripetitiva per lasciare il segno, sono le atmosfere doomeggianti di "The Fire That Lights Itself / Unentfacht Flammend" a riaccendere l'attenzione verso la proposta dei Grendel's Sÿster, che nella conclusiva "Cosmogony / Kosmogonie", dal passo marziale ma dal flavour settantiano, riescono a coniugare soluzioni Hard Rock con il Folk e la loro anima da bardi del XXI secolo, incarnazione che con questo album d'esordio hanno dimostrato di poter sostenere.

I Grendel's Sÿster hanno sicuramente idee chiare per una proposta, pur in un settore ormai inflazionato (come, comunque, tanti altri...), alquanto personale e per questo meritevole di attenzione. Della mia e della vostra.

These are my offerings, all that is mine, fly now, nocturnal bird, crossing the brine.
Nimm all mein opfergut, nieder wie hehr, nachtvogel, fliege nun über das meer.



Metal.it
What else?
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.