In 5 anni di attività gli ascolani Butterfly Noir hanno sviluppato un sound fatto di forti contrasti che musicalmente si esprimono in una riuscita ed imprevedibile mescolanza di prog, thrash, black, death e gothic metal. Il cantato di Luca Nepi è quanto di più versatile si possa pretendere da un singer e passa con disinvoltura da momenti malinconici ad altri in cui sfodera un'ugola predisposta al metal più classico, allo screaming e al growl, lo seguono a ruota 3 chitarristi dalla spiccata propensione per l'aggressività sonora, un drummer ed un bassista completi e molto presenti nelle ritmiche incisive e complesse (al disco hanno collaborato anche Ilaria Taroni degli Anima Neive e il tastierista Alessandro Del Vecchio degli Edge of Forever ). Disco dalla difficile catalogazione che spiazza sin da subito con i toni malinconici delle chitarre acustiche della strumentale "Two steps towards....", per poi immergerci in atmosfere heavy miste a thrash death ("To admire my black universe"), ancora death melodico combinato alle sonorità dei Metallica nella prima parte di "Sign of chaos", il cupo intimismo sorretto dal cantato femminile che si trasforma nell'aggressività sonora del death-speed metal (“Requiem for a dream”), il cantato filtrato che dà l'effetto "oltretomba" su atmosfere lugubri e spettrali da film della Hammer nella prima parte di "believe in suffering", preludio ad un seguito cattivo e minaccioso a tratti interrotto da momenti più soffici e passaggi strumentali in stile heavy con cori operistici e growls. L'artwork, molto ben fatto ed in linea con il genere proposto è opera del chitarrista Paddeu, la band è al secondo demo, consigliatissimo se vi piacciono Ulver, Opeth, Anathema.

Contatti: Web Site: www.butterflynoir.it