Ragazzi, che bel debutto quello degli sconosciuti
Death League!
In realtà, la band greca (proveniente da Larissa), non è propriamente composta da musicisti di “primo pelo”. Tra le sue fila infatti, troviamo il batterista
Nikos Tsintzilonis (già nei
Black Fate), il bassista
Vasilis Liakos (anche lui nei
Black Fate ed ex-
Sunburst), il chitarrista
Jim Gaianos (
Disharmony) ed il vocalist
Astrous (
Katavasia,
Aenaon e tanti altri).
Il fatto che i membri dei
Death League provengano da correnti musicali cosi differenti tra loro, che spaziano dal prog al power, al doom, al black, gioca un ruolo di fondamentale importanza per meglio comprendere la genesi e lo stile compositivo di questo esordio, intitolato
Inferno e uscito per
Theogonia Records.
Un lavoro che, pur inserito di diritto all’interno del filone melodic death, presenta un sound articolato e pieno di numerose sfumature in cui, tecnica, cuore, sostanza, melodia e ferocia, riescono a convivere in un quadro sorprendentemente armonico.
Inferno è un disco emozionante, capace di sprigionare una notevole quantità di energia, dall’inizio alla fine: un album che aggredisce l’ascoltatore, grazie all’impatto sonoro delle sue trame dal taglio vagamente thrash (
Hysteric Epidermic,
Fall From Grace), ma è anche in grado di sedurlo, per merito dei suoi refrains riusciti ed estremamente cartchy (
Closer To The End,
Annihilated Race), o grazie a tecnicismi particolarmente complessi, ascoltate, a tal proposito, lo stupendo solo, degno del miglior Petrucci, di
Approaching The Madness, oppure ancora, quello della stessa
Death League anche se, a onor del vero, il disco è pieno zeppo di apprezzabilissimi virtuosismi.
Insomma, se decidete di approcciarvi a
Inferno convinti di ritrovarvi al cospetto del classico debutto acerbo e superficiale di una band melodeath esordiente, basato solamente su una stucchevole musicalità o su un’apparente ma, a conti fatti, inoffensiva aggressività, “
ABBANDONATE OGNI SPERANZA O VOI CHE ENTRATE”, perché qui di “ciccia” ce n’è in abbondanza!
I
Death League sono dei musicisti preparati tecnicamente e dotati anche sotto il profilo del song-writing, abilità concretizzatesi attraverso un album totalmente convincente, incisivo e, soprattutto, poliedrico che, proprio grazie alla sua eterogeneità, é in grado di richiamare l’attenzione degli appassionati di diversi sottogeneri metallici.
Insomma, questo disco non vi deluderà!
Non vi resta che fare come Dante con Virgilio: lasciatevi prendere per mano dai
Death League e fatevi guidare nella loro personale concezione dell’
Inferno!
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