arottenbit - You Don't Know What Chiptune Is

Copertina 8

Info

Anno di uscita:2024
Durata:35 min.
Etichetta:Time to Kill Records

Tracklist

  1. _SPECIMEN_UNO_____
  2. _SPECIMEN_DUE_____
  3. _SPECIMEN_TRE_____
  4. _SPECIMEN_QUATTRO_
  5. _SPECIMEN_CINQUE__
  6. _SPECIMEN_SEI_____
  7. _SPECIMEN_SETTE___
  8. _SPECIMEN_OTTO____
  9. _SPECIMEN_NOVE____
  10. _SPECIMEN_ZERO____ (SLAYER’S RAINING BLOOD 8-BIT COVER)

Line up

  • Otto: programming

Voto medio utenti

Com’è strana la vita a volte, nevvero? Quando cominciai a scrivere per Metal.it mai e poi mai mi sarei aspettato un giorno di recensire un disco di Musica Elettronica, mentre oggi sono qui che mi appresto a parlarvi di un disco di musica Chiptune suonato interamente con il Gameboy originale, (non il Color o l’Advance usciti anni dopo) del 1989.
Elettronica a 8 bit che non deve però trarre in inganno l’ascoltatore medio: non è solo una tamarrata da suonare in questa o quella discoteca da fighetti dove l’avventore medio va nella speranza di rimorchiare qualcun*, ma è un sound più vicino ad una certa cultura Rave nella quale aleggiano molti luoghi comuni e che viene tanto denigrata dalle frange più bigotte del nostro paese.
Un po’ come il Metal o altri generi musicali, esatto, mais vous savez, c’est l’Italie…

Su questo “You Don't Know What Chiptune Is” c’è una precisa ricerca sonora e stilistica portata avanti da un’artista che ancor prima della pubblicazione del suo esordio discografico è riuscito ad ottenere dei risultati mica da ridere, riuscendo a creare un filo invisibile tra la galassia Metal ed un certo modo di intendere la Musica Elettronica.
Se questa frase vi pare azzardata, arottenbit (Otto) è pronto a stupirvi: i suoni smaccatamente retrò da videogioco anni ’80 si vanno ad intersecare su una base Techno molesta, ma al tempo stesso ipnotica, dando vita ad un qualcosa di brioso, in un sottile equilibrio tra beat ripetitivi ed esuberanti variazioni sul tema.

Arottenbit gioca molto sulla struttura del brani, con composizioni liquide nelle quali tra i due estremi rappresentati da rallentamenti ossessivi e accelerazioni quasi Speedcore, si viene bombardati da un gran numero di input sonori che dalle atmosfere urbane, notturne, ci portano per mano in parti dove si intravedono melodie catchy e danzerecce. Le strizzatine a vari sottogeneri della Techno Hardcore si sprecano, con parti da Jumpstyle violento fino a giungere a piccole divagazioni Psy Trance.
In calce poi la depravazione finale: la cover in salsa 8 bit di “Raining Blood”. E la cosa assurda sapete qual è? Che essa è fatta in maniera magistrale, risultando coerente con il materiale originale e lo stile musicale qui proposto.
Ma non fatela ascoltare a Kerry King che potrebbe incazzarsi parecchio.

Insomma, avrete ormai capito che questo “You Don't Know What Chiptune Is” non è esattamente un disco Metal (e lasciate perdere certe cazzate promozionali che lo spacciano per “Digital/Metal” che fanno più danno che altro) e ci vuole una certa fantasia a beccare le influenze Punk Hardcore/Sludge Metal, ma questo non è necessariamente un problema.
Questi sono trentaquattro minuti di un chaos ipnotico, quasi psicotropo: ed ecco che senza nemmeno rendervene conto, non riuscirete più ad uscire dall’immaginario sonoro creato da Otto.





Recensione a cura di Seba Dall

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