Copertina 7

Info

Anno di uscita:2024
Durata:36 min.
Etichetta:Libero Corp.

Tracklist

  1. 07/03
  2. IN QUESTA CITTà
  3. IL DISORDINE DEI MILLE PERCHé
  4. ERI TU
  5. BELLISSIMO DISASTRO
  6. LASCIATEMI STARE
  7. RESTERò
  8. QUESTA STORIA LA SCRIVO IO
  9. LA MIA GUERRA
  10. NELLA NOTTE
  11. IP
  12. FAVOLE

Line up

  • Thomas Libero: guitars, bass, keyboards, vocals
  • Ludovico Antiga: drums on tracks 10/11/12
  • Alessandro Mastrecchia: additional backing vocals

Voto medio utenti

Come spero sappiate, sono un estimatore del rock in italiano, e sono convinto che chi decide d’intraprendere questa “rischiosissima” soluzione espressiva sia fomentato da una forma d’ardimento meritevole di un plauso a prescindere.
Poi, però, proprio perché si tratta di un azzardo, è implicito essere anche piuttosto “severi” nel verificare se si è di fronte ad un atto d’incoscienza, di presunzione o a un’impresa dagli esiti efficaci e avvincenti.
Ebbene, il debutto sulla lunga distanza di Thomas Libero, intitolato “La mia guerra”, si può tranquillamente annoverare tra le scommesse vinte, forte di una disinvoltura che evidentemente sottende un lavoro non approssimativo nella stesura dei testi, nella difficile gestione della metrica e nel relativo amalgama di tali elementi con le architetture melodiche.
Una cura che si è verosimilmente affinata nel tempo (il progetto è iniziato nel 2018 e ha dovuto superare numerose vicissitudini, da cui il titolo dell’albo …) e che oggi ci presenta un prodotto musicale piuttosto “maturo”, intelligibile e coinvolgente nei contenuti lirici e assai intrigante nelle costruzioni armoniche, abbastanza semplici nella forma, ma fascinose nella sostanza.
Così, se avete apprezzato artisti come O.R.O. e Dhamm, e magari non disdegnate nemmeno scampoli della versione più “radiofonica” di alcuni gruppi d’estrazione prog (Le Orme, P.F.M., Timoria, …), il mio consiglio è di dare una possibilità anche a questo cantautore e polistrumentista veneto dalla voce “garbata” e comunicativa e dalle idee musicali parecchio attraenti.
Tra i momenti più significativi dell’opera si segnalano le amare riflessioni di “In questa città”, il romanticismo non svenevole di “Eri tu”, la formativa “Bellissimo disastro” (scritta con Gianluca Firmo, che ritrovo con piacere dopo averne apprezzato le qualità in Room Experience e Firmo) e le catartiche “Lasciatemi stare” e “Questa storia la scrivo io”, senza dimenticare di citare una title-track in cui Thomas indossa i panni di moderno cantastorie e le conclusive “IP” e “Favole”, parecchio avvincenti grazie a suggestivi arpioni sonori ed emotivi.
La mia guerra” appare, dunque, un disco migliorabile nei dettagli tecnici (vedasi la perfettibile calibrazione dei suoni) e arricchibile nella definizione delle strutture armoniche e negli arrangiamenti, ma utilissimo nel rivelare le capacità compositive e la personalità artistica di Thomas Libero, un promettente e valoroso interprete del Rock made in Italy.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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