Copertina 7

Info

Anno di uscita:2024
Durata:41 min.
Etichetta:Jawbreaker Records

Tracklist

  1. DIVISION MORTALITY (INTRO)
  2. RIDE WITH DEATH
  3. FEEDING THE CARNIVORES
  4. SONS OF THUNDER
  5. BLOOD LEGACY
  6. DIVINE DAMNATION
  7. IRON WISDOM
  8. BEYOND THE VORTEX
  9. FADE TO FLAMES (OUTRO)

Line up

  • Nir Beer: vocals
  • Nick Ratman: guitars
  • Tasos P.: guitars
  • Andreas Disco Destroyer: drums
  • Spiros S.: bass

Voto medio utenti

Non era difficile immaginare dove ci avrebbero trascinati gli Speedrush: gli indizi erano più che evidenti, già dal titolo dell'album, nell'immagine in copertina e finanche per il nome adottato da questo quintetto greco. È, infatti, una roboante offensiva Thrash quella che ci accoglie dopo l'interlocutoria titletrack, una traccia che vede convivere al suo interno una breve introduzione narrata ed un feroce ma contenuto (solo per il poco tempo a disposizione) assalto strumentale. Tocca così a episodi come "Ride with Death", "Feeding the Carnivores", "Blood Legacy" o la citazionista "Iron Wisdom" ("speed metal... metaaaal...) andare a rincarare la dose sottolineando la propensione degli Speedrush nei confronti di affilati blitz chitarristi e di partiture strumentali articolate, con i riff che si arroccano uno sull'altro nei continui cambi di tempo, con un approccio che mi ha ricordato quello tenuto dagli Assassin nei loro primi due LP.
Indubbiamente la scena Thrash Metal teutonica ha avuto non poca influenza sugli Speedrush, dato che nei brani succitati si può cogliere anche più di qualche rimando ai primissimi Kreator e Destruction, ma non mancano riferimenti allo Speed & Thrash d'oltreoceano, direi più sul versante canadese, tra Annihilator e Razor, piuttosto che su quello a stelle e strisce, anche se in occasione di alcuni passaggi (come su "Sons of Thunder") mi è parso di cogliere più di un accostamento con i Détente e i Fear of God di Dawn Crosby (R.I.P.), mentre lungo la cangiante "Beyond the Vortex" di veder far capolino i Dark Angel.
Ma se i riferimenti possono essere tanti e diversi, quello che è certo è come gli Speedrush puntino parecchio sulla loro velocità esecutiva (pur se nell'outro "Fade to Flames" si rifugiano su dei melodici arpeggi), scelta che tuttavia non ha trovato riscontro nel loro percorso musicale, dato che formatisi nel 2005 hanno realizzato un primo album, "Endless War", solo sul finire del 2016 e poi ci sono voluti altri otto anni per dargli un seguito.

La Grecia non è solo foriera di Epic Metal bands, ma anche l'Old School Thrash metal ha lì i suoi portabandiera, e gli Speedrush ne sono una più che discreta espressione.


Metal.it
What else?
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.