Copertina 9

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2002
Durata:43 min.
Etichetta:Hammerheart
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. INTRO
  2. EVERBLACK
  3. SEIZE THE NIGHT
  4. SCREAMING FROM THE HEAVENS
  5. DEAD.COM
  6. DARKSPEED
  7. BLOODRUSH
  8. A DARKER SHADE OF BLACK
  9. BULLETBLUES
  10. RESCUE ME
  11. ALLIANCE

Line up

  • Jakob: guitars
  • Mikkel: high-pitch vocals
  • Kral: shouts, growls 'n' scream, bass
  • Morten: keyboards
  • Rasmus drums
  • Signar: leadguitar

Voto medio utenti

Fantastico! Avevo lasciato i danesi Mercenary ad un bellissimo album di death metal melodico come "First Breath" ma non avrei mai pensato di ritrovarli così maturati, completi e totalmente trasformati in meglio con il loro terzo lavoro "Everblack" che si presenta in modo magistrale a partire dalla splendida copertina ad opera di Travis Smith e dalla stupefacente produzione ad opera di Jacob Hansen.
Le info sono fuorvianti, descrivendo il nuovo disco dei Mercenary come un incrocio tra Fear Factory, Machine Head e Nevermore...beh non so davvero chi possa avere sentito qualcosa delle tre bands statunitensi in "Everblack" ma questo non toglie che questi sei danesi siano riusciti a comporre davvero qualcosa di particolarmente ispirato e fuori da ogni schema.
Volendo avvicinare un gruppo ai Mercenary direi che si potrebbero prendere come esempio i primi Evergrey, dotandoli di una voce death e di maggiore aggressività. Il sound di matrice prettamente scandinava (nonostante la chitarre molto tuned-down) si incastona a perfezione nelle ambientazioni dark malinconiche dei brani, sempre supportati da arrangiamenti curatissimi e sostenuti da continui e ben riusciti cori, altalenanti tra le doppie vocals pulite ed in growl della coppia Kral e Mikkel, che hanno saputo interpretare a perfezione le affascinanti undici canzoni che vanno a formare "Everblack".
Ritmiche potenti ed incisive, assoli delicati ed incisivi che denotano niente altro che buon gusto, e delle linee vocali assolutamente trascinanti che vi si stamperanno nella mente da subito senza per questo risultare superate dopo qualche ascolto.
L'album è un saliscendi di emozioni, di sensazioni, passando per l'energica e trascinante title track, alla magniloquente e imponente "Seize the Night", alla grandiosa "Screaming from the Heavens" (una delle più riuscite del lotto), fino alla toccante e angosciosa "Rescue Me" ma descrivere solo questi tre pezzi sarebbe un grande torto per tutti gli altri...
La grande capacità della band sta nel fatto di ispirare un grande sentimento di rabbia repressa e di risentimento, sensazioni ulteriormente accresciute se si leggono i testi durante l'ascolto, emozioni negative che suscitano desiderio di rivalsa e di vendetta, insomma di sicuro un album che non scorre via indisturbato durante l'ascolto ma che appassiona e coinvolge, lasciando ogni volta un qualcosa dentro...e direi che di questi tempi non succede davvero spesso.
In cima alla mia personale classifica del 2002 fino a questo momento...un disco veramente immenso.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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