Stranger Vision - Faust - Act​​ I Prelude To Darkness

Copertina 8

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2024
Durata:45 min.
Etichetta:Wasteland Records
Distribuzione:Neecee Agency

Tracklist

  1. PROLOGUE IN HEAVEN
  2. STRIVE
  3. NOTHING REALLY MATTERS
  4. LOOK INTO YOUR EYES
  5. TWO SOULS
  6. PROLOGUE OF JOHN
  7. IN PRINCIPIUM
  8. DANCE OF DARKNESS
  9. THE COVENANT
  10. CARPE DIEM
  11. FLY
  12. NEW LIFE

Line up

  • Daniele Morini: bass
  • Alessio Monacelli: drums
  • Riccardo Toni: guitars, keyboards, orchestrations
  • Ivan Adami: vocals

Voto medio utenti

Con ben tre album nell’arco di soli quattro anni, i modenesi Stranger Vision si confermano una delle realtà italiane più prolifiche ed interessanti dell’ultimo periodo.
Li avevamo lasciati nel 2022 con l’album "Wasteland" per ritrovarli, oggi, con un nuovo concept che stavolta guarda ad uno dei classici della letteratura tedesca, una delle opere più studiate ed influenti degli ultimi due secoli: il Faust di Goethe.

Questo nuovo lavoro, che come si capisce dal sottotitolo è solo una prima parte di un concept ancora più ampio, presenta di nuovo tutti gli elementi tipici della band emiliana, un power metal deciso e sicuro che fa da supporto a testi con una forte connotazione letteraria. E qui, ancora di più che in passato, l’album è immaginato come un vero e proprio racconto, quasi una metal opera, basata sul lavoro di Goethe.

A livello musicale tutti i brani convincono per la loro struttura e gli arrangiamenti, non da meno i brani strumentali utilizzati per lo più non solo come intro alle canzoni, ma per rendere le atmosfere e i toni drammatici e solenni del racconto. Si fa notare da subito una naturale evoluzione musicale della band, infatti quelle che in "Wasteland" erano delle incursioni nel prog qui diventano delle vere e proprie digressioni nella composizione, digressioni che non appesantiscono bensì arricchiscono ogni brano. E a sottolineare come gli Stranger Vision abbiano guardato anche verso il prog nella direzione musicale dell’album, in “Nothing Really Matters” arriva la collaborazione con una delle icone mondiali del genere, James LaBrie.

Il risultato finale che ci viene presentato in questo nuovo lavoro è quello di un ottimo album, che ci fa sperare in un ulteriore passo avanti nella seconda parte del concept.
Recensione a cura di Emanuele Conti

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