Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2024
Durata:48 min.
Etichetta:Fighter Records

Tracklist

  1. USURPER
  2. EXCEPTION TO THE RULE
  3. DRUMHEAD TRIAL
  4. BITE THE HAND THAT FEELS
  5. VENGEANCE
  6. THE ZERO CRAG
  7. EMPIRE MAKER
  8. THE NIGHT WIND
  9. AFTER THE KILL
  10. THE SCYTHE

Line up

  • Peter Svensson: bass
  • Rogga Johansson: guitars
  • Kjetil Lynghaug: guitars
  • Teddy Möller: vocals
  • Marcus Rosenkvist: drums

Voto medio utenti

Un bel disco!
Il secondo capitolo degli svedesi Gauntlet Rule, intitolato After The Kill e uscito per la label spagnola Fighter Records è, sin dall’iniziale Usurper, un assalto sonoro senza mezzi termini, che lascia poco spazio all’immaginazione e che, a forza di fragorosi schiaffoni metallici, risveglia l’ascoltatore dal torpore della realtà circostante.
Lo stile della band, guidata dai chitarristi Kjetil Lynghaug e Rogga Johansson (già membro di una miriade di band, tra cui, Paganizer ed ex-Massacre), è caratterizzato da un feroce heavy metal di stampo prevalentemente classico, a tinte power e con qualche spruzzata di thrash e doom, la cui aggressività, viene messa in risalto, non solo dalle chitarre particolarmente incisive dei suddetti musicisti, ma anche dalla voce ruvida di Teddy Möller (già nei Loch Vostok e nei Wuthering Heights) e da una sezione ritmica sempre solida, affidata a Peter Svensson (basso) e Marcus Rosenkvist (batteria).
After The Kill è inoltre un lavoro pieno zeppo di trame melodiche curate e coinvolgenti, spesso rafforzate da assoli o riffs che si muovono di conseguenza e che non vengono minimamente offuscate dall’irruenza delle composizioni ma, in qualche modo, le arricchiscono, con le loro armonie efficaci.
Il disco si muove prevalentemente lungo coordinate heavy-power, snodandosi tra brani arrembanti (Bite The Hand That Feels, The Zero Crag, The Night Wind), taglienti (Vengeance, Drumhead Trial, o la conclusiva The Scythe), ed altri dal sapore più maestoso (Execption To The Rule, Empire Maker, oppure la stessa title-track), riuscendo a risultare, in ogni momento, piacevole e, a conti fatti, riuscito.
Forse, l’unica pecca di questo album è da ricercare nel vocione cavernoso del buon Teddy Möller che, soprattutto dal punto di vista dell’estensione vocale, mostra dei limiti abbastanza evidenti, tuttavia, il suo timbro si dimostra sempre graffiante.
Tirando le somme, i Gauntlet Rule si rivelano una realtà molto interessante, formata da musicisti navigati (e si sente!) che però, conservano ancora quel sano entusiasmo degli esordi e riescono, con questo After The Kill, a regalarci un album decisamente valido; melodico, ma mai zuccheroso, spigoloso ma, al tempo stesso, sempre estremamente musicale.
Davvero bravi!



Recensione a cura di Ettore Familiari

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.