Il secondo album degli inglesi
Fellowship si porta sulle spalle una scimmia enorme di aspettative, visto il botto fatto con l'album di debutto (
QUI la mia recensione). E invece, putroppo, "
The Skies Above Eternity" fa il pigro e si limita a sedersi comodamente sul trono plasmato sulle natiche del predecessore, fornendoci una manciata di canzoni carine, ma poco più. Attenzione però: l'equazione non è cambiata, siamo di fronte ad un heavy/power dalle tinte fantasy, caramellato dalla bella e rassicurante voce di
Matthew Corry. Quello che forse manca è un po' l'effetto sorpresa del primo, ed il fatto di dover digerire una sorta di commistione, peraltro apertamente dichiarata dalla band, con il power giapponese, con quei suoni da 'Guitar Hero' delle chitarre che mi mettono un nervoso...
Facciamo la tara al tutto: qui ci sono tanti bei pezzi, e anche questo è un album più che piacevole. Ma il secondo viaggio nella Terra di Mezzo è in economica, e non ho neanche il posto vicino al finestrino, ecco.
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