Un promo alquanto breve prodotto in maniera molto grezza quello dei greci Tears che si segnala almeno per due brani interessanti e dalla struttura originale (tralasciamo "I can't forgive what you've done", brevissima ballad nostalgica cantata in modo sofferto pensando alla voce di Daniel Gildenlow con sottofondo di chitarre spagnoleggianti e pianoforte, strumento a cui è anche affidato il brano strumentale "Outro"): "Emptiness" sembra un semplice prog-power dal refrain corale molto orecchiabile in stile Symphony X ma ha uno strano break centrale per piano che sfocia in un guitar solo fluido sorretto da un tappeto di organo, mentre "I promise you" ha lo stile di una ballad cupa cantata con toni drammatico-teatrali che lasciano il posto ad una seconda parte strumentale dove interviene ancora il pianoforte che affianca la chitarra elettrica. Anche se il materiale a disposizione è poco, la band guidata da Matagos (fondatore nel 96 ed unico sopravvissuto alla formazione originale) ha i numeri per imporsi e non manca di talento: bassista e batterista hanno preso parte a diverse commedie teatrali tra cui "Jesus Christ Superstar", il tastierista si è diplomato al conservatorio di Napoli e Matagos ha lavorato come designer di altoparlanti al centro ricerche della casa di diffusori Celestion, a dispetto della produzione l'artwork è ben curato così come il disegno stampato sul picture cd, ora però aspettiamo il grande salto anche perchè si era già fatto un gran parlare di loro in occasione di 2 precedenti demo, "Falling certainty" (2002) e "Empty" (2005).
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