Copertina 5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2024
Durata:non disponibile
Etichetta:Massacre Records

Tracklist

  1. THE DAWN MARCH
  2. GUARDIANS OF TIME
  3. WHEN WILL IT END
  4. MORTAL RITES
  5. THE INNER ME
  6. WHEN THE BEAST COMES OUT
  7. ARABIAN NIGHTS
  8. STAND UNITED
  9. AUGUST RUNS RED
  10. BAPTISE THIS HELL
  11. THE DEVIL'S ONLY FRIEND
  12. BAPTISE THIS HELL (ALTERNATE VERSION)

Line up

  • Jasix Manewell: drums
  • Stu Marshall: guitars, bass

Voto medio utenti

Ritorno sulle scene per gli Empires Of Eden, progetto nato dalla mente di Stu Marshall (presente in molte altre band) che, a partire dal secondo album 'Reborn In Fire' ha poi attuato un lungo sodalizio con Jason 'Jasix' Manewell che li ha portati a pubblicare quattro album, prima di sciogliersi nel 2015. Scioglimento al quale è stato posto termine proprio nell'anno corrente, prima con la pubblicazione di due singoli, e poi con il disco in questione 'Guardians Of Time'. La formula dietro il concept del gruppo non cambia, un sound molto cinematico, orchestrale nella stragrande parte dei casi, con più ospiti nei vari pezzi, come John gallagher, Sean Park, o Tony Webster.



Il risultato finale però, va detto, è abbastanza mediocre. Non perchè i musicisti coinvolti non sappiano suonare o ci siano altri problemi, ma per un semplice concetto: le canzoni non decollano. Molto è lo spazio dedicato a riff, passatemi il termine, cattivi ed energici, ma non c'è praticamente nulla per cui dire 'questo pezzo è veramente più bello rispetto agli altri!'. C'è 'The Inner Me' che si differenzia un attimo, ma poi con 'When The Beast Comes Out' ci si rende conto che la struttura è pressochè la stessa a quella delle precedenti, e delle successive. E' un heavy metal che abbraccia sonorità più moderne risultando però spento e inoffensivo, nonostante come detto teoricamente sia tutto perfetto, anzi fin troppo. E forse è proprio questo il problema, contando che spulciando tra le varie Titletrack, 'Mortal Rites' o la scontatissima 'Stand United', poco rimane dopo l'ascolto se non il pensare ancora quanto manca al termine.

Probabilmente i tempi non erano maturi per una reunion, o doveva svolgersi il tutto con tempi più dilatati e con una minore fretta. Non so ben dire quale sia stato il problema, ma 'Guardians Of Time' è un disco che all'apparenza potrebbe essere perfetto, ma a a cui manca la scintilla, che sia anche piccola. Un vero peccato.

Recensione a cura di Francesco Metelli

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