Osukaru - House Of Mirrors - Reissue

Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2024
Durata:54 min.
Etichetta:Pride & Joy Music Classixx

Tracklist

  1. PAST THE PRESENT
  2. YOU'VE BEEN WAITING
  3. RITUAL
  4. AIN'T TOO LATE (FOR LOVE)
  5. X MARKS THE SPOT
  6. UNTIL FOREVER ENDS
  7. ALL GUNS BLAZING - FEAT. MAGNUS MILD
  8. MACGYVER IT
  9. RED HEAT
  10. INCEPTION - FEAT. ANNA SAVAGE
  11. FELICITY DRIVE
  12. RITUAL (INSTRUMENTAL DEMO MIX) - BONUS TRACK
  13. MACGYVER IT (INSTRUMENTAL DEMO MIX) - BONUS TRACK

Line up

  • Oz Hawe Petersson: guitar, keyboards, backing vocals
  • Fredrik Werner: vocals, guitar
  • Olof Gadd: bass, backing vocals
  • Vidar Mårtensson: drums, percussions

Voto medio utenti

La seconda (dopo “Transition”) riedizione dedicata dalla Pride & Joy Music (sezione Classix) agli Osukaru di Oz Hawe Petersson ci riconsegna una formazione che ha consolidato il suo stile espressivo, concentrandosi su un hard melodico piuttosto vivace e risoluto.
Ridotti drasticamente gli interventi di sax e cancellata la presenza “stabile” di una voce femminile, “House of mirrors” (pubblicato in origine nel 2018) affida alla voce pastosa e vibrante di Fredrik Werner il compito di pilotare una manciata di pregevoli canzoni capaci di mescolare ad arte languori e grinta, esattamente come accade in “You've been waiting”, mid-tempo felicemente in bilico tra adescamento ed energia.
Si prosegue su un’analoga linea di condotta musicale anche con la successiva “Ritual”, nobilitata dalle tastiere e dai cori e alimentata da un riff tanto “classico” quanto efficace, mentre “Ain't too late (for love)” aggiunge alla “ricetta” una linea armonica più ammaliante e avvolgente, da contagio pressoché istantaneo.
X Marks the spot” trasferisce lo scenario sonoro su pulsanti territori hard-blues, sublimati dalla laringe passionale di Werner e dalle chitarre frementi di Petersson, in grado, entrambe, di stemperarsi nel clima elegiaco e raffinato di “Until forever ends”, una power-ballad davvero di buonissima fattura.
All guns blazing” (a cui contribuisce Magnus Mild) e “MacGyver it” faranno provare un “brividino” di soddisfazione ai fans di Danger Danger e Black n’ Blue, e se “Red heat” riprende a solcare sentieri cari a Whitesnake e FM, “Inception”, anche grazie all’ospite vocale Anna Savage e al ritorno del sax, rievoca i migliori duetti “adulti” del passato.
La gradevole spigliatezza soulful di “Felicity drive” e le (accessorie, invero) versioni dimostrative ed esclusivamente strumentali di due pezzi della scaletta, completano i contenuti di un albo che “eleva” gli Osukaru al rango di maturi e persuasivi interpreti del genere.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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