Primissimo demo-cd per i Bloody Slave, heavy metal band marchigiana. Il lavoro in esame consta di cinque tracce per una durata complessiva di circa 24 minuti e si rivela, pur presentando piccoli errori ed inevitabili ingenuità, senza dubbio interessante, non ricadendo nei soliti clichè di cui l'heavy metal è strapieno, ma anzi mettendosi in evidenza con interessanti soluzioni melodiche e per una strutturazione dei brani per nulla scontata. Su tutti emerge la notevole prestazione, vista anche la giovane età (rispettivamente 20 e 18 anni), dei chitarristi Andrea Marresi e Edoardo Giunchi, artefici di trame chitarristiche articolate e dall' ottimo gusto melodico, a scapito della mera e sterile velocità esecutiva; non del tutto convincente appare, invece, la prestazione vocale di Riccardo Sardini, penalizzata anche da una produzione non proprio cristallina, sia per una pronuncia non impeccabile, sia per il timbro. Preambolo di "End of Prophecy" è la splendida strumentale sinfonica "My Profile", cui segue l'aggressiva "Evil and War", caratterizzata dai taglienti riffs del duo Marresi-Giunchi e da qualche breve sprazzo di growl vocals (presenti in piccole dosi in tutto il lavoro). Piatto forte del platter è certamente la lunga cavalcata di "Mother's Cry, speed song abbastanza articolata, con una parte centrale strumentale di notevole spessore, in cui momenti tirati si alternano a soavi aperture acustiche; acustica è anche l'intro di "The Last Attack", brano anch'esso multiforme, che da ballad diventa via via più aggressivo fino a sfociare nell'epico finale, con outro nuovamente acustica: un piccolo goiellino. Chiude le danze "Lady Black", dai riffs massicci ed assoli quasi maideniani, in cui nuovamente fanno la loro comparsa le growl-vocals. C'è ancora tanto lavoro da fare, ma la strada intrapresa è quella giusta.

Contatti: Web Site: www.bloody-slave.com