Phil Vincent può sicuramente essere annoverato tra gli artisti più prolifici ( e sottovalutati ) del panorama Hard Rock mondiale.
Il nuovo disco "
Master Of Deception" è il suo 26° (!) lavoro solista e – come al solito – il musicista di origini italiane si occupa di tutti gli strumenti e delle voci, tranne gli assoli eseguiti da Vince O’Regan (collaboratore di lunga data dei Legion)
Come per i precedenti full-length, le coordinate stilistiche sono il melodic rock, ma Master Of Deception vira verso un sound più heavy, con chitarre ritmiche taglienti e testi socialmente impegnati che denunciano i mass media che plasmano la coscienza pubblica senza essere ritenuti responsabili di questo ( il titolo del disco infatti significa i maestri dell'inganno e la cover è già essa stessa una denuncia ).
Vincent ha la capacità di scrivere musica melodica ed energica, spaziando da vari generi si passa dalla cupa ballad "
Can you Feel It" agli anthem "
Evil Wants" e "
Grifter", la produzione è minimale ma potente, talvolta ci sono le tastiere come in "
Abandoned" e il pianoforte fa capolino in altre canzoni anche se come ho detto prima sono le chitarre heavy a fare la parte del leone ("
Path Of Destruction", "
Wanted" ). Il polistrumentista e cantante è un vulcano, ha ammesso di avere tanto materiale da poter far uscire 3 album all'anno, ciononostante i suoi dischi suonano freschi e non hanno momenti di stanca potendo contare su un songwriting vario ed incisivo ("
Obsolete/Already Gone", "
One Step Away").
"
Master Of Deception" merita tutto il vostro ascolto!
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