Se avete almeno 40 anni e dico
Motley Crue sicuramente cominceranno a scorrere nella vostra memoria un’infinità di immagini legate agli anni ’80 e ’90: Harley Davidson improponibili, microbikini, Pamela Anderson, Sunset Strip, alcohol a fiumi, Donna D’Errico, il tour con Ozzy, Baywatch, le scandalosa (per l’epoca…) Sex Tape di Tommy Lee, l’incidente causato da Neil dove Razzle degli Hanoi Rocks perse la vita, la tragedia della piccola Skylar…. E poi ancora litigi fra i membri della band, carriere soliste più o meno riuscite, reunion varie, la droga, l’astinenza, l’ennesimo tour di addio. I nostri 4 paladini hanno sempre rappresentato bene il concetto “sex drungs and rock’n’roll”, facendo degli eccessi la loro bandiera. Questo ha portato a concerti memorabili, tour impossibili, scalata delle classifiche di mezzo mondo, ma anche a profonde crisi personali e problematiche fra i membri della band che decisero, sul finire degli anni ’80, di darsi una ripulita da droghe e alcohol di riprendersi in mano la propria vita e la propria carriera di musicisti. Questo portò una ventata di aria fresca nella band, dove la composizione dei nuovi brani non venne lasciata al solo Nikki Sixx ma vide coinvolta tutta la band portando alla scrittura di 11 nuove canzoni. Finita la fase di stesura, la band decise di dare l’ennesima sterzata e rompere la collaborazione con Tom Werman ed ingaggiare quel volpone di Bob Rock il quale, vista la palpabile tensione che c’era in seno alla band, decise che ogni membro avrebbe registrato le proprie parti in solitaria senza gli altri presenti in studio, così da prevenire ogni attrito e poter tirare fuori da ognuno di essi il 101% . Il risultato finale si intitolò
“Dr. Feelgood” e fu un album di tale portata che rimase in classifica per più di 100 settimane, vendette milionate di copie solo negli USA ed ebbe un eco talmente grande che persino i Metallica decisero di ingaggiare l’uomo che aveva dato al disco un sound così fresco e potente per il loro imminente disco, quel
"Black Album" che farà la storia e dividerà per sempre il pubblico. Ma torniamo a noi.
“Dr. Feelgood” è stato il più grande successo commerciale della band diventando 6 volte disco di platino, facendo arrivare la band ad un successo galattico. Tutti volevano i Motley Crue, le tv organizzavano speciali, il tour mondiale vedeva aggiungere date su date e sembrava non finire mai: ecco quindi che Lee e soci ricadono nelle stesse vecchie abitudine: donne, droga, alcohol, eccessi di qualsiasi tipo ed ecco riaffiorare le vecchie tensioni fra i membri del gruppo. Da lì a poco Neil lascerà la band (o verrà cacciato, chi lo sa veramente?) e i Motley non saranno mai più gli stessi. Ma arriviamo a noi. A differenza della versione originale questa ristampa vede oltre ad una bella rimasterizzazione che dona al tutto un suono più potente e pastoso anche l’aggiunta di un bel po’ di tracce, che portano la lista a ben 21 brani in scaletta. Si tratta di 5 versioni demo e di 5 live songs che nulla aggiungono e nulla tolgono al valore storico del lavoro originale, ma che faranno felici i feticisti di Sixx e soci. Di tutto questo materiale bonus la song che mi ha gasato di più è la demo di
“Kickstart My Heart”, che parte con un bel “UanCiuTriFor” stile Ramones che tanto ci piace e che contiene al proprio interno parecchie differenze rispetto all’originale: grazie alla voce di Neil molto più grezza e stridula e a dei cori molto catchy tutto suona più stradaiolo e, se vogliamo, puerile, ma dannatamente “vero”. Che altro aggiungere per un disco che ha fatto la storia? Diciamo tranquillamente che se già avete l’originale e non siete dei collezionisti sfegatati potete tranquillamente passare oltre. Se invece vi manca questo tassello del rock o vi piace avere tutto ma proprio tutto della band potete farci un pensierino, troverete sicuramente materiale di cui godere.
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