Se siete amanti del Metallo duro e puro, se amate il tipico suono grezzo e diretto di un certo modo di suonare Heavy Metal negli 80, e se inoltre adorate Judas Priest, Saxon, Testament, Megadeth con in più un pizzico di Metal made in Germany, beh, accomodatevi e rilassatevi, si far per dire. Sono solo al primo demo questi capitolini Mourning Star, ma di certo non è l'esperienza che gli manca, tanto meno la voglia di emergere e di spaccare tutto. Forse quattro canzoni al giorno d'oggi sono un po' poche per giudicare una band emergente, ma quando sono quattro brani così diretti ed efficaci le formalità del caso passano in secondo piano, ed è così che emergono riffs taglienti e sempre carichi di energia, mi sto riferendo in modo particolare a Mark Of The Beast e Race Of Winners. Due cavalcate nel vero senso della parola, dove tutte le influenze delle bands da me elencate ad inizio recensione prendono vita concreta, senza però andare a tarpare le ali della creatività e dell'originalità di questi Mourning Star. Il pregio maggiore di questa formazione sta nella capacità di creare brani dalle trame melodiche spigolose e appuntite, ma allo stesso tempo fluide e scorrevoli, il giusto equilibrio per fare in modo che le tracce rimangano bene impresse nella mente, stampate a fuoco oserei dire. Neanche Last preyer e la title track sono da meno, con il loro flavour marcio e groovy. Ora, tirando le somme si dice spesso che una Heavy Meral vera la si vede su di un palco, e non posso che confermare questa tesi, sono stato testimone di una loro esibizione, e posso dirvi che sanno come intrattenere, e come tramortire il pubblico. In conclusione non posso che sottolineare nuovamente l'energia positiva che questi ragazzi riescono ad emanare, avanti così.
Contatti: www.myspace.com/mourningstarrulez
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