Quasi dieci anni sono passati dall'ultima prova in studio dei
Twins Crew, parliamo di 'Veni Vidi Vici' del 2016 che, anche riascoltandolo, di conquista e di vittoria sapeva ben poco. Un power metal molto basilare, basato sulle melodie e l'esperienza dei più grandi come Hammerfall (quelli seri), Gamma Ray, senza però disdegnare anche il metal classico di Primal Fear, Sinner, Iron Savior, o Dream Evil per dirne alcuni. Non ci è dato sapere il motivo di questa pausa molto lunga, contando anche la lineup rimasta sempre stabile sin dal primo full length, ma senza dubbio le aspettative erano quelle di sentire un prodotto che fosse nettamente più fresco ed ispirato dei precedenti lavori. Sì, perchè se la band è rimasta a galleggiare finora sulla soglia del sufficiente o poco più, suonando in maniera ineccepibile ma senza particolari sussulti o canzoni veramente top che si distinguessero sia dal loro oramai ampio materiale discografico che da ciò che veniva proposto da cento e più altri gruppi dello stesso genere, era lecito aspettarsi qualcosa di più con
'Chapter IV'.
Partiamo dicendo da subito che il risultato è stato, in parte raggiunto. Al netto, ancora, di una copertina anonima e rivista in più salse, il gruppo ha deciso di puntare su canzoni più immediate, puntando più sulla qualità che sulla quantità e sulla lunghezza, per poco più di 40 minuti di durata. Ciò che ne viene fuori è un album assolutamente omogeneo, e che nella classicità di pezzi come
'Warrior of the North', veloce e con un ritornello facile da assimilare, o di una
'Never Stop Believing' (con delle tastiere non necessarie, ma tant'è) diverte e non annoia. C'è spazio anche per pezzi dall'andamento più roccioso come l'ottima
'Order 69', che potrebbe stare benissimo su alcuni album di Blaze Bayley, o
'Living The Dream', dal mood oscuro. Dicevo poco più sopra che il risultato è raggiunto in parte, perchè ci sono anche
'Choose Your God' con una linea di basso ripresa da 'Warriors Of The World' dei Manowar, con dei cori e un chorus veramente deboli nel complesso, accompagnati poco più avanti nell'ascolto da
'Without You', una ballad di poco conto che passa come bere un bicchiere d'acqua. Si chiude con
'Fighting The World', canzone divisa in due parti, la prima più intimista, e la seconda che preme di netto il piede sull'acceleratore con una prova di Andreas "Lillen" Larsson decisamente convincente, e molto "priestiana".
Non so se siano stati questi anni di stop (almeno discografico) a far ritrovare ai
Twins Crew l'ispirazione che orammai sembrava assopita, o se ci sia stata qualche altra soluzione che ignoro. L'importante è che
'Chapter IV' è un album che, nonostante alcuni difettucci facilmente sormontabili, ridà finalmente dignità agli svedesi.
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