Copertina 7

Info

Anno di uscita:2025
Durata:30 min.
Etichetta:Golden Robot Records

Tracklist

  1. TICK TOCK
  2. BRICK BY BRICK
  3. ONLY
  4. REMEMBER THE BATACLAN
  5. CAN YOU FEEL IT
  6. LOVE HATE
  7. A STORM IS COMING

Line up

  • Rick Pierce: guitars
  • Izzy Rehaume: bass
  • Frankie Rongo: drums
  • Chris James: vocals

Voto medio utenti

Ci sono almeno due aspetti positivi nell’analizzare il debutto discografico del Rick Pierce Group … il primo riguarda la possibilità di rammentare al lettore i TKO, uno dei gruppi più sottovalutati dell’hard n’ heavy statunitense e il secondo, e più importante, concerne il fatto che all’ascolto “Brick by brick” si rivela una godibile e per certi versi abbastanza “sorprendente” raccolta di canzoni.
Niente di particolarmente “sconvolgente”, in realtà, e il contrario sarebbe stato curioso per un musicista che oltre a co-fondare (assieme al mitico Brad Sinsel, con cui si ritroverà poi anche nella meteora Suicide Squad) la suddetta band, ha formato anche gli altrettanto leggendari (quantomeno nei primi due album, tra l’altro parecchio diversi tra loro …) Q5 e i Nightshade, formazioni piuttosto legate alle tradizioni del settore.
Prodotta da Floyd Rose (sodale di Pierce negli stessi Q5, nonché l’inventore del tremolo arm system, per la cronaca …) e sostenuta da Izzy Rehaume (Presto Ballet, Ronny Munroe Project) e Frankie Rongo (Nightshade, Thor, …), l’opera appare “classica” e celebrativa della carriera del titolare del monicker, ma senza eccessi, puntando al tempo stesso su un’intelligente varietà dei temi espressivi.
Ad emergere in tale contesto è la voce espressiva di Chris James, capace di adattarsi alle diverse sfumature interpretative con lucidità ed efficacia.
Ascoltare il suo timbro granuloso pilotare con disinvoltura il riff grintoso di “Tick tock” e l’andamento muscolare della title-track lascerebbe intendere di trovarsi di fronte ad una piacevole “riedizione” dei Q5 più metallici, mentre con “Only” si è “costretti” a cambiare opinione, assistendo ad una specie di jam session tra BOC e Pearl Jam.
Una variazione d’atmosfera tutto sommato ben gestita e centrata, che si ripete in “Remember The Bataclan” (dedicata, ovviamente, agli attentati di Parigi del 2015), in cui il focus sonoro del programma si orienta verso toni melodrammatici ed enfatici di marca vagamente Sabbath-iana.
Can you feel it” evoca una sorta di Thin Lizzy cantati da Eddie Vedder e anche la successiva “Love hate”, con il suo andamento fosco ed epico, ricorda nuovamente qualcosa dei Pearl Jam (magari mescolati con i Fifth Angel, tanto per rimanere a Seattle …) e, più in generale, le contaminazioni del cosiddetto “hard-rock moderno”.
E sempre a proposito di mélange tra “vecchio” e “nuovo”, a sigillare “Brick by brick” arriva la brumosa “A storm is coming”, che aggiunge una bella dose di blues all’impasto musicale, alla maniera di certi Soungarden e di “gente” come Black Stone Cherry e Alter Bridge.
Il Rick Pierce Group affronta la difficile competizione rockofila contemporanea forte dell’esperienza e della competenza del suo leader e tuttavia chi si aspettava un prodotto esclusivamente “nostalgico” dovrà ricredersi … al suo compagno di mille avventure Sinsel, con una scelta artistica in qualche modo similare (ai tempi dei War Babies), non andò benissimo … in epoche diverse e “complicate” per altre ragioni, la speranza è che invece questa “intraprendenza” venga accolta come merita senza preclusioni.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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