Copertina 8,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2025
Durata:34 min.
Etichetta:Cookyng Vinyl

Tracklist

  1. ROCK AND ROLL PARTY COWBOY
  2. I HATE MYSELF
  3. HOT ON MY TAIL
  4. MORTAL DREAD
  5. DON'T NEED SUNSHINE
  6. THE LONGEST KISS
  7. THE BATTLE FOR GADGET LAND
  8. COLD HEARTED WOMAN
  9. WALKING THROUGH FIRE
  10. WEEKEND IN ROME

Line up

  • Justin Hawkins: voice, guitar
  • Dan Hawkins: guitar
  • Frankie Poullain: bass
  • Rufus Tiger Taylor: drums

Voto medio utenti

Con una copertina improbabile ed un titolo intraducibile, tornano gli istrionici The Darkness con un album che delizia le nostre orecchie da vecchi rockers
Il loro noto mix di riff hard rock, melodie kitsch, attitudine glam e sferzate metal trova nel nuovo "Dreams On Toast" la sua sublimazione con un lotto di canzoni tutte potenziali hits.
Ridotti al minimo gli urletti (per ragioni d'età presumo) che tanto irritavano alcuni, il buon Justin sfoggia una prova vocale sublime, istrionica e potente allo stesso tempo.
Inutile ribadire che i padri putativi rimangono sempre gli stessi (Ac Dc e Queen ), il punto è che i The Darkness non suonano mai banali o ripetitivi, in ogni disco troviamo spunti di interesse sia nei pezzi più tirati come l'anthem posto in apertura "Rock And Roll Party Cowboy" che farà saltare le platee di mezzo mondo col suo ritmo irresistibile ed il suo chorus contagioso, sia nei pezzi più classicamente rock'n'roll (ed un pò retrò ) come "I Hate Myself" che sembra uscita da una session anni 70' col suo mix di chitarre tirate e fiati; non mancano le atmosfere barocche e kitsch alla Queen e nemmeno le ballads sia melodiche e spensierate come "Don't Need Sunshine" sia dal sapore country con tanto di honky - tonk piano ( "Hot On My Tail") o i pezzi classicamente alla Ac Dc ( la bombastica "Mortal Dread").
Il chitarrismo dei fratelli Hawkins è allo stesso tempo ruggente e virtuoso capace di creare tappeti melodici fenomenali ("The Longest Kiss" con tanto di solo alla Brian May ), e scosse metal-punk (The Battle For Gadget Land"). Ad arricchire il già succulento piatto troviamo dell'ottimo hard/AOR nella power ballad "Walking Through Fire" mentre molto curiosa - perlomeno per noi italiani - è la dolcissima ballad chitarra e voce posta in chiusura "Weekend In Rome" con tanto di crescendo sinfonico in omaggio al Belpaese.
Disco vario e completo, impossibile chiedere di più !
Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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