L’ho già affermato in qualche altra occasione … ho la netta impressione che i
live album oggi abbiano un
appeal minore che in passato, quando rappresentavano spesso l’unica opportunità di testare i propri beniamini “dal vivo”.
Aggiungiamo che forse tre dischi in studio sono un po’ “pochini” per arrivare ad una “celebrazione” di questo tipo e sarà più chiaro perché nutro qualche dubbio in merito all’impatto “commerciale” di un un’uscita come questo “
Live at Sweden Rock Festival” dei
Care Of Night, formazione svedese che, per inciso, considero una delle tante “promesse mantenute” della scena melodica contemporanea.
Ciò detto, non è tuttavia possibile biasimare in maniera particolare la decisione di trasferire su supporto discografico l’entusiasmo che la
band ha provato esibendosi di fronte a oltre quindicimila
fans nella terra natia, dimostrandosi in grado di sostenere con disinvoltura una situazione così prestigiosa e impegnativa.
Ne scaturisce un’opera molto gradevole, in cui il gruppo espone tutte le sue prerogative tecnico / espressive attraverso una
performance pressoché impeccabile, proponendo ad un pubblico festante una selezione abbastanza arguta di tracce musicali, prelevate in maniera sostanzialmente paritetica da “
Connected”, “
Love equals war” e “
Reconnected”.
Un repertorio che in questa dimensione acquisisce una naturale aliquota di
verve supplementare, in grado di avvicinare ulteriormente anche i pezzi più “datati” alla maggiore maturità compositiva rilevabile nell’ultimo “
Reconnected”, apice della parabola artistica dei
Care Of Night.
In questo modo, anche se “
Street runner”, “
Stay with me”, “
Melanie” e “
Tonight” rappresentano i miei momenti preferiti dell’incisione, meritano una menzione d’onore pure “
Contact”, “
Your perfection” e “
Cassandra”, senza dimenticare di citare altresì l’esuberante “
Heart belongs”, uno dei primi brani scritti dalla
band e non a caso scelto come singolo (e
video) apripista di “
Live at Sweden Rock Festival”.
I
Care Of Night offrono, dunque, al popolo del
rock melodico un bel “ripasso” delle loro notevoli qualità artistiche, capaci di superare piuttosto agevolmente il temibile “test del palco”.
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