L’ironia della vita… Proprio mentre sto preparando la nuova
Tier List sugli Iced Earth, mi arriva tra le mani “
Queen of Phantoms”, terzo album dei californiani
Niviane. E sin dalla title-track posta in apertura, le somiglianze tra la band di Sacramento e i (defunti?) figli di Jon Schaffer ti arriva in faccia come un manrovescio: power USA, voce aggressiva ‘alla Barlow’, twin guitars nei solos, riffing cattivone e pure un pizzico di growl a condire il tutto, che male non fa! Il lavoro dei due chitarristi Gary Tarplee e Mark Miner è una solida base, su cui lavora la nuova sezione ritmica e su cui troneggia la voce al vetriolo di Norman Skinner, vero mattatore del disco. Il mini-concept che lega le tracce 2 e 3 (“
12 BC: Legions” e “
12 BC: Germania”) è il vero manifesto di un album che predilige il cazzotto, ma che se serve sa essere melodico e coinvolgente, senza mai perdere di vista la cazzimma, vera quota stilistica del combo.
L’unica pecca di un album solido come questo risede forse nella ripetitività delle soluzioni sonore, sicché molti brani tendono pericolosamente ad assomigliarsi l’uno all’altro (altra cosa che me li avvicina agli Iced Earth). Al netto di questo, “Queen of Phantoms” è un album massiccio, ben prodotto e godibile.
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